Giubileo 2015, il piano straordinario per monumenti e musei

Giubileo 2015, il piano straordinario per monumenti e musei ha il carattere dell’urgenza; l’Anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco sta diventando l’occasione per mettere alla città tutte le toppe che in tanti anni sono mancate: almeno, questa sembra essere l’intenzione dell’amministrazione capitolina. Anche sulla cultura, sul patrimonio archeologico e museale di Roma Capitale, si cerca di fare presto: elaborare piani last minute è quanto il Campidoglio può riuscire a fare con così pochi giorni a separare la città dall’apertura della Porta Santa, il prossimo 8 dicembre.

GIUBILEO 2015, IL PIANO STRAORDINARIO PER MONUMENTI E MUSEI

Sono molti i siti per i quali il Campidoglio ha chiesto alla Soprintendenza dei Beni Culturali dei progetti “allo stato esecutivo”. Ecco una mappa degli interventi riportati dal Messaggero nella Cronaca di Roma di oggi.

La corsa contro il tempo è scattata. Riunioni su riunioni, a Palazzo Lovatelli, per mettere nero su bianco, in fretta e furia, schede tecniche acchiappa-fondi su musei e monumenti. Via a “riesumare” dai cassetti vecchie idee, a rilanciare progetti arenati. «Tutto doveva essere a livello esecutivo, perché non ci sono i tempi per progettare», avvertono dalla Sovrintendenza. Risultato, un fascicolo da quasi 10 milioni di euro rispedito a via Petroselli. L’approvazione entro questa settimana.

Molti degli interventi sono vecchi “incompiuti” della città, ritirati fuori in occasione dell’apertura della Porta Santa.

L’intervento che ha comunque messo tutti d’accordo (e su cui in tanti si giocano la faccia in Campidoglio) è l’adeguamento per l’accessibilità da parte dei diversamente abili. Operazione che investirà tutto il circuito dei musei civici. In queste ore gli architetti stanno effettuando ricognizioni per redigere le schede di valutazione. Per le principali istituzioni comunali, cioè Musei Capitolini, Mercati di Traiano, Ara Pacis, si punta molto sulla valorizzazione. Sono stati chiesti finanziamenti per incrementare i sistemi di accoglienza. Tradotto, orari di apertura, pedane e scivoli per i percorsi, audio-guide, app e tecnologia applicata, didattica specializzata. E puntare su nuove aperture

Aperture, si intende, di palazzi e ville storiche che aspettavano da anni di poter essere offerte al pubblico o valorizzate.

 Ai Musei Capitolini si vuole “rispolverare” il progetto di allestimento del Giardino romano Caffarelli, l’area en plein air a ridosso dell’Esedra del Marco Aurelio, dove rimettere a vista i resti del Tempio di Giove Capitolino, ripristinare l’arredo originario delle fontane e dei reperti millenari chiusi da decenni nei depositi. Ai Mercati di Traiano, poi, obiettivo clou che cattura già la suggestione è l’apertura della famosa Torre delle Milizie, la più antica di Roma (quella che sembra pendere sui Fori imperiali), che da dicembre potrà essere accessibile fino alla sommità. (…) Una svolta potrebbe arrivare anche per Villa Aldobrandini su via Nazionale, chiusa da oltre un anno ormai per il black out degli appalti presso il Servizio Giardini, dopo la bufera di Mafia Capitale. Ha bisogno di cure urgenti per il decoro, la cinquecentesca villa pensile (non da ultima una voragine che si è aperta dopo le piogge).

Alcune delle antichità già frequentate dai visitatori saranno visitabili in maniera completa, come la Torre delle Milizie, la più alta torre di Roma che dà sul complesso monumentale.

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Vi sono poi dei lavori completamente finanziati che devono essere finalizzati e realizzati, come l’Antiquarium del Celio.

Ai Mercati di Traiano, poi, obiettivo clou che cattura già la suggestione è l’apertura della famosa Torre delle Milizie, la più antica di Roma (quella che sembra pendere sui Fori imperiali), che da dicembre potrà essere accessibile fino alla sommità. Si punta molto anche sulle Mura Aureliane per rilanciare un percorso “camminabile” su una porzione della cinta muraria della Capitale. Il coup de théâtre potrebbe aggiudicarselo il piano per l’Antiquarium del Celio. Un caso “noto” non da poco. Perché qui, da progetto del 2000 con tanto di lavori avviati (e soldi spesi), doveva sorgere il Parco archeologico dei bambini. Piano che sembrerebbe “azzerato” ora in funzione di un nuovo spazio espositivo (compreso il Casino Salvi) fortemente voluto da Parisi Presicce.

Si attende, intanto, l’insediamento del nuovo dirigente del Campidoglio per la Valorizzazione dei Beni Culturali, scelto – in pieno stile Ignazio Marino – con una procedura ad evidenza pubblica; il nome che ha vinto la competizione dovrebbe essere quello di Francesco Palumbo, l’uomo che ha valorizzato il patrimonio culturale e archeologico della Regione Puglia nelle giunte di Nichi Vendola.

Copertina: Torre delle Milizie / Wikimedia Commons

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