Giubileo 2015, corsa contro il tempo per i cantieri

Giubileo 2015, corsa contro il tempo per i cantieri: all’8 dicembre, giorno di apertura della Porta Santa, mancano meno di 90 giorni. E sono stati sbloccati da pochissimo i fondi per 50 milioni dal patto di Stabilità interno, mentre manca ancora l’ok dell’Assemblea Capitolina. In breve: un tour de force per i lavori in città che dovranno cambiare volto a vari nodi strategici della mobilità, della struttura, della vivibilità stessa della capitale.

GIUBILEO 2015, CORSA CONTRO IL TEMPO PER I CANTIERI

Su Repubblica, nella Cronaca di Roma, tutte le perplessità degli assessori in Campidoglio; accanto alle professioni di positività, la consapevolezza dei problemi.

In commissione Bilancio, ieri mattina, il vicesindaco Marco Causi ha giocato a carte scoperte: «I lavori possono iniziare entro i primi di ottobre. Il governo ad agosto ci ha comunicato che ha liberato 50 milioni dal patto di stabilità. I progetti sono pronti per essere messi in cantiere, ma c’è un chiaro problema di tempi». La cassa depositi e prestiti, infatti, potrà erogare il mutuo solo dopo la ratifica del consiglio comunale. «Al più tardi lunedì — ha assicurato Causi — potremo girare i soldi alle stazioni appaltanti». Per il trasporto pubblico arriveranno più risorse dalla Regione e la speranza in Campidoglio è di chiudere la partita per i 700 nuovi bus entro il fine settimana. Con una capitale che si appresta a diventare un unico grande cantiere, «si lavorerà anche di sabato e domenica», ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Pucci. Che non ha nascosto possibili criticità: «Dal Giubileo ci separano 89 giorni. Un lasso di tempo così scarso determinerà oggettivamente una serie di disagi alla città». Il pensiero corre ai lavori sul lungotevere. «Si svolgeranno solo di notte — ha promesso Pucci — e di giorno lavoreremo sui marciapiedi».

I lungoteveri sono al centro dei lavori del Giubileo: interventi di ripristino dei marciapiedi, delle caditoie, dell’asfalto e della segnaletica e in generale, l’intervento sui selciati delle strade è uno dei principali interventi che, nelle intenzioni del Campidoglio, cambieranno il volto alle città. Anche intorno alla stazione Termini proseguono le ripavimentazioni, i sanpietrini rimossi dalle vie intorno allo scalo romano saranno trasferiti in periferia, mentre il primo Municipio è in allarme per gli effetti sul traffico degli interventi dei ponti sul Tevere.

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Anche il dispositivo di sicurezza della Questura sta venendo rapidamente approntato. La città sarà divisa in nove zone di sicurezza.

A fare il punto sulla sicurezza con carabinieri, polfer, Fs e Atac è stato invece il questore Nicolò D’Angelo. Chiari i dettami del numero uno di via di San Vitale: basiliche blindate e stazioni sicure, con agenti travestiti da addetti alle pulizie o da manager in giacca e cravatta per intercettare i borseggiatori. Adattandosi di volta in volta, attraverso ordinanze ad hoc, alla portata degli eventi, la macchina della questura dovrà garantire la sicurezza dei fedeli in almeno nove aree, basiliche e chiese confessionali comprese: San Pietro, San Paolo, San Giovanni, Santa Maria Maggiore, Sant’Andrea della Valle, San Giovanni dei Fiorentini, i percorsi giubilari che collegano i luoghi di culto attraversando il centro storico e le stazioni Termini e Tiburtina.

Massima l’attenzione sul capitolo grandi eventi religiosi.

Le udienze papali del mercoledì e le messe della domenica si terranno con il colonnato del Bernini blindato dalle forze dell’ordine. Per i 27 eventi giubilari la polizia si aspetta un afflusso di circa 200 mila fedeli, quanti ne bastano per riempire anche via della Conciliazione e l’area di Castel Sant’Angelo. Infine, i due maxi-raduni per l’arrivo delle spoglie di Padre Pio a San Pietro (saranno esposte dall’8 al 14 febbraio) e la canonizzazione di madre Teresa di Calcutta, la “santa dei poveri” (il 4 settembre). Senza contare il periodo delle feste natalizie e pasquali. Un focus, infine, è stato dedicato alla stazione Termini. Nei prossimi giorni, assieme ai nuovi varchi, arriveranno scanner per controlli a campione sui bagagli. Grande attenzione, però, sarà riservata anche all’assistenza dei clochard, alla sicurezza degli addetti Fs e al decoro dell’intera struttura, vero biglietto da visita di Roma per i 30 milioni di fedeli che invaderanno la città a partire dall’8 gennaio.

Copertina: AnsaFoto

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