Il giovane violinista venezuelano simbolo delle proteste contro Maduro è stato arrestato

Wuilly Arteaga, il giovane violinista venezuelano che suonava l’inno nazionale alla manifestazioni contro Maduro, è stato arrestato. Le accuse sono di “istigazione alla protesta” e “possesso di materiale incendiario”. Secondo la madre, che lo ha visto tre giorni fa davanti al giudice, in carcere sarebbe stato anche torturato. 23 anni, di famiglia poverissima, Wuilly Arteaga era diventato celebre all’inizio di maggio, quando ha suonato ai funerali di un altro giovane violinista venezuelano, Armando Cañizales, ucciso da un colpo di pistola al collo durante una manifestazione di protesta.

ARRESTATO WILLY ARTEAGA, IL GIOVANE VIOLINISTA VENEZUELANO SIMBOLO DELLA PROTESTA CONTRO MADURO

Dopo i funerali di Cañizales, il giovane violinista venezuelano è diventato il simbolo dell’opposizione anti-Maduro. Wuilly, infatti, ha accompagnato ogni corteo di protesta con il suo violino, con cui suonava l’inno venezuelano. Vestito con i colori della bandiera nazionale, usava la sua musica per opporsi alle cariche della polizia. «Fermatevi, rispettate l’inno», intimava il giovane violinista venezuelano agli agenti di polizia. Una volta la sua strategia ha anche funzionato, ma poi – anche a causa della notorietà conquistata da Wuilly Arteaga – è entrato nel mirino delle forze dell’ordine.

Durante un corteo anti-Maduro gli hanno sequestrato il violino e glielo hanno spaccato a calci. A quel punto si è reso necessario l’intervento di Shakira e di altri musicisti per far avere un nuovo strumento al giovane violinista venezuelano. Dopo la mobilitazione per il suo violino, è diventato ancor di più il simbolo della protesta politica. A giugno è stato invitato anche a Washington. Non appena è rientrato a Caracas, Willy Arteaga si è preso un proiettile di gomma in faccia: volevano convincerlo a smettere la sua protesta pacifica, ma dal letto di ospedale il giovane violinista venezuelano ha fatto sapere che non si sarebbe arreso e ha ripreso a suonare.

SECONDO LA MADRE IL GIOVANE VIOLINISTA VENEZUELANO IN CARCERE È STATO ANCHE TORTURATO

Adesso l’arresto per “istigazione alla protesta” e “possesso di materiale incendiario”. Il processo ancora non si è celebrato, ma il giovane violinista venezuelano non può lasciare il carcere, perché la famiglia non si può permettere di pagare la sua cauzione. La mamma fa le pulizie in una chiesa, dove vive e ha cresciuto Wuilly. Ha potuto vedere il figlio tre giorni fa, davanti al giudice e sostiene che in carcere sia stato torturato e gli abbiano bruciato i capelli.

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ARRESTATO IL GIOVANE VIOLINISTA VENEZUELANO CHE AVEVA STUDIATO ANCHE GRAZIE AD ABBADO

Wuilly Arteaga, come il suo amico Armando Cañizales ucciso a maggio, si è formato attraverso il sistema nazionale di orchestre, un programma sociale che ha permesso a migliaia di bambini e adolescenti poveri del Venezuela di studiare musica. L’iniziativa era nata dal famoso direttore d’orchestra venezuelano Gustavo Dudamel, amico di Claudio Abbado. È stato anche grazie al sostegno di quest’ultimo che il direttore d’orchestra venezuelano ha potuto far nascere il sistema nazionale di orchestre. Vicino a Maduro, Dudamel se ne è dissociato proprio a causa della morte del giovane violinista venezuelano Cañizales.

 

 

 

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