Giornata nera per le borse cinesi, reggono i mercati europei

18/08/2015 di Redazione

Giornata nera per i mercati cinesi. Shanghai perde il 6,15% per i timori che la Banca centrale cinese riduca le misure di sostegno alla ripresa. Dopo l’inizio in rosso recuperano i listini europei: Piazza Affari rimane invariata, Londra cala dello 0,5%, Parigi dello 0,3%, mentre Francoforte scende del 0,1%. Lo spread rimane stabile a quota 112 punti, mentre i Btp si attestano intorno all’1,75%. Atene apre incerta, con una leggera tensione su bond a 2 anni. Stabili le banche e, sui mercati telematici, i titoli di Stato a 10 anni mentre è tornata qualche tensione sui bond a due anni, i cui rendimenti salgono quasi di 50 punti base.

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BORSA NERA PER LA CINA: LE CAUSE

– A far scattare le vendite sulle Borse cinesi è stata l’iniezione di liquidità della Banca centrale che ha immesso sul mercato oltre 17 miliardi di euro. In mattinata la Borsa di Tokyo è riuscita ad arginare il danno con l’indice Nikkei dei titoli guida calato del 0,32% a 20.554,47 punti. Si aspetta ancora domani sera con i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve. Secondo molti investitori la Fed potrebbe avviare una stretta monetaria a settembre, ripresa o almeno accenni di ripresa permettendo.

Ieri la borsa americana ha avuto la migliore giornata dopo le difficoltà dello yuan. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,39%, l’S&P 500 ha aggiunto lo 0,52%, mentre il Nasdaq è aumentato dello 0,86%.

 

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