È morto Giorgio Albertazzi, l’imperatore del teatro italiano

GIORGIO ALBERTAZZI E’ MORTO –

Giorgio Albertazzi è morto, a 92 anni, nella casa toscana di Pia De’ Tolomei. Era semplicemente l’uomo che ha incarnato l’essenza profonda del teatro in Italia, portandolo in tv nel momento in cui si costruiva la coscienza, l’immaginario e la cultura collettiva italiana.

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L’ultima sua apparizione è stata nel Mercante di Venezia, praticamente la sua prima grande prova sul piccolo schermo, nel 1952, dopo l’esordio nel 1949 a teatro con Troilo e Clessidra, diretto da Luchino Visconti, un battesimo del fuoco per una carriera straordinaria, e al cinema nel 1950 con Articolo 519 Codice Penale. Classe 1923, nato a Fiesole, ha saputo entrare nell’immaginario italiano con il teatro, appunto, privilegiando Shakespeare, ma non disdegnando i grandi russi come Dostojevskji e Checov, o autori nordeuropei come Ibsen E’ stato tutti, compreso l’imperatore Adriano, e in fondo era l’imperatore del teatro italiano. In tv ha incarnato l’iconico investigatore Philo Vance, ha mostrato il suo talento in gioventù sul piccolo schermo, dove tornerà circa 25 anni fa con il suo Gli angeli del potere e nella scorsa stagione a Ballando con le stelle (si farà valere anche in rare ma efficacissime e apprezzate apparizioni sul grande schermo) e poi in maturità e in vecchiaia consegnando il grande teatro ai posteri, insieme a pochi altri grandi come Carlo Cecchi e Dario Fo, con il quale fece lezioni sull’arte del palcoscenico indimenticabili.

Su di lui è calata anche la responsabilità della direzione del Teatro Argentina, nel 2003 e nel 2004 arriverà anche il premio Gassman alla carriera.

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