Gianni Lemmetti: la storia dell’ assessore M5S indagato a Livorno

A Livorno l’assessore M5S al bilancio, Gianni Lemmetti, è stato raggiunto da un avviso di garanzia. L’esponente della giunta guidata da Filippo Nogarin è indagato. Non ha ancora visionato il contenuto dell’atto. “Se l’avviso di garanzia riguarda l’inchiesta su Aamps non ho alcuna intenzione di dimettermi: sono sempre stato coerente e su questa vicenda rivendico tutte le scelte fatte”, ha ribadito l’esponente a Il Tirreno.

Sulla vicenda ieri è intervenuto anche il sindaco Filippo Nogarin.

Non entro nel merito delle contestazioni che vengono mosse all’assessore Lemmetti dalla procura di Livorno nell’ambito dell’inchiesta su Aamps. Lo farò solo quando sarò in possesso di tutti gli atti.

Quello che posso dire al momento è che sono certo che la magistratura accerterà la correttezza dell’operato dell’assessore e in generale di tutta la Giunta sull’intera vicenda. Spero solo che tutto si risolva il più in fretta possibile.

Ma perché è indagato l’assessore Lemmetti?

Filippo Nogarin e l’avviso di garanzia sulla discarica di Limoncino: «Se arriva non mi dimetto»

GIANNI LEMMETTI INDAGATO: LE IPOTESI DI REATO SULLA VICENDA AAMPS

L’avviso di garanzia riguarda l’indagine della procura livornese nella vicenda Aamps, l’azienda partecipata al 100 per cento dal Comune, gravata da una pesante situazione debitoria, sulla quale l’amministrazione Cinquestelle ha avviato alla procedura di concordato preventivo. Nei giorni scorsi sono stati acquisiti alcuni atti in Comune. Anche se non è ancora confermata l’ipotesi di reato che i pubblici ministeri Massimo Mannucci e Arianna Ciavattini potrebbero avanzare sulla vicenda sono quelli di falso in bilancio e bancarotta fraudolenta.
Si tratta dell’approvazione del bilancio 2014 con riferimento all’assunzione dei 33 precari di Aamps, avvenuta il 25 gennaio scorso, e il presunto abuso di ufficio in concorso in relazione alla revoca del consiglio di amministrazione della società avvenuto lo scorso gennaio.

GIANNI LEMMETTI INDAGATO: PROBLEMI SIA PER PD CHE M5S

La questione riguarda sia Pd che Movimento 5 stelle. Il Fatto quotidiano rivela:

Maxi indagine, nel mirino gestioni Pd e M5S: al momento 15 indagati Al centro dei vari filoni d’indagine le gestioni passate di Aamps (quelle a marchio Pd) ma anche quella attuale targata M5S. Gli indagati dalla Procura di Livorno sarebbero una quindicina: i capi di accusa vanno dal falso in bilancio all’abuso d’ufficio, dalla malversazione ai danni dello Stato all’omissione di atti d’ufficio fino alle false comunicazioni sociali. Nelle ore scorse in tre hanno confermato di aver ricevuto un avviso di garanzia: l’ex sindaco Alessandro Cosimi, l’ex amministratore unico Angelo Rosi – “l’Aamps è un Cottolengo” denunciò – e l’allora responsabile dell’ufficio Ambiente del Comune Leonardo Gonnelli (attuale responsabile della Protezione civile). Poco meno di tre mesi fa l’avviso di garanzia era invece arrivato all’assessore al bilancio della precedente giunta Pd Valter Nebbiai e all’ex direttore generale di Aamps Lorenzo Fommei.

L’inchiesta AAMPS è partita qualche mese fa. Fa luce sulla azienda di rifiuti, tra il 2012 e il 2014.
I pm cercano di far luce su false comunicazioni sociali, impedito controllo e abuso d’ufficio. Non solo: si indaga anche per bancarotta fraudolenta e soprattutto il peculato. Secondo gli inquirenti e quanto riportava il Tirreno all’interno della società oltre a sistematica alterazione dei conti, ci sarebbe un appropriamento indebito di denaro o di beni della stessa spa. Ora resta da capire se arriverà la sospensione per l’assessore M5S. Lui, da indagato, non fa un passo indietro.

(foto copertina Filippo Nogarin, sindaco M5S. ANSA/FRANCO SILVI)

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