«Gianluca Vacchi non si occupa della gestione aziendale della nostra Ima»

10/10/2016 di Redazione

Una nota per «evitare disinformazioni sulla vita aziendale» di Ima alla luce dell’«interesse mediatico generato dall’attiva presenza del dottor Gianluca Vacchi nei social media ed alla serie di considerazioni emerse sulla stampa in questi ultimi giorni». A firmarla è lo stesso gruppo bolognese, quotato a Piazza Affari e colosso mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il confezionamento. Gruppo salito alla ribalta anche per il successo riportato nel mondo dei social network dallo stesso Gianluca Vacchi, membro della famiglia fondatrice della società, seguito sui social da milioni di followers.

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LA NOTA DI IMA SU GIANLUCA VACCHI

«Al fine di evitare disinformazioni sulla vita aziendale», come si legge in un passaggio della nota e «nel rispetto della storia di un’azienda strettamente radicata sul territorio nazionale», Ima spiega che «il dottor Gianluca Vacchi è azionista di Ima ed è membro del Cda dell’azienda, come più volte dichiarato dallo stesso. Il dottor Gianluca Vacchi non ha deleghe e non si occupa direttamente della gestione aziendale». Vacchi, prosegue la nota, «ha svolto, per molti anni, l’attività di imprenditore al di fuori del contesto Ima, senza alcuna partecipazione attiva in questa azienda essendo soddisfatto degli andamenti complessivi e della gestione. Anche in questo caso, come da lui più volte dichiarato». Infine, «per quanto riguarda la storia dell’azienda, Ima non è stata fondata dal padre di Gianluca Vacchi, come da lui dichiarato a smentita di informazioni scorrette. L’origine di Ima è stata legata, oltre mezzo secolo fa, alla volontà della famiglia Vacchi di investire i proventi di altre attività su alcuni progetti innovativi presentati loro da inventori e progettisti di grande spessore creativo e tecnologico. L’incontro tra visione aperta di imprenditori ed una solida base tecnologica – conclude la nota – ha dato, anche al mondo Ima, la possibilità di crescere su solide basi di ricerca ed innovazione».

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