Il doppio lavoro del macchinista Atac che ha trascinato una donna con la metropolitana

22/07/2017 di Redazione

Gianluca Tonelli, il macchinista di Atac che ha trascinato una donna con la metropolitana alcuni giorni fa a Roma, ha un doppio lavoro. Nel video ripreso dalle telecamere di sorveglianza il macchinista è ripreso mentre fa partire la metropolitana alla fermata Barberini mentre mangia un panino. Una distrazione che potrebbe aver causato l’incidente che ha rischiato di provare la morte di Natalja Garkovic, una bielorussa di 43 anni che stava scendendo dal convoglio, ma è rimasta incastrata nelle porte mentre si chiudevano. Gianluca Tonelli è stato sospeso dal servizio e gli è stata congelato lo stipendio, in attesa dell’inchiesta aperta dalla procura di Roma contro di lui per lesioni e per ila violazione delle norme di sicurezza.

 

IL DOPPIO LAVORO DI GIANLUCA TONELLI, IL MACCHINISTA ATAC CHE HA TRASCINATO NATALJA GARKOVIC

Il colloquio con l’Atac, come riporta il Messaggero, sembra aver aggravato la posizione del macchinista. Tonelli infatti svolge da tempo un secondo lavoro come facchino, trasportando carichi tra Dragone e Casal Bernocchi. Il doppio lavoro del macchinista potrebbe aggravare la posizione di Tonelli, visto che le fatiche lavorative potrebbero averlo reso mento attento nella sua occupazione di macchinista.

 

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Il Messaggero rimarca come il macchinista abbia chiesto da tempo di svolgere turni serali, così da poter lavorare di giorno nell’azienda vicino casa che lo ha assunto per trasportare carichi. La pratica del doppio lavoro è piuttosto diffusa in Atac, e vista la gravità di quanto successo si pone l’interrogativo di quanto un eccessivo carico possa rendere meno sicura la circolazione dei trasporti romani. I video dell’incidente avevano ricostruito così l’episodio.

L’autista viene prima immortalato mentre mangia in attesa che i passeggeri salgano, quindi guarda nello specchietto retrovisore e parte senza dunque accorgersi che nel frattempo Natalja è scesa dall’ultimo vagone ed è rimasta agganciata alle due porte. Le immagini successive, catturate delle ultime telecamere della stazione Termini, e quelle della fermata Cavour, immortalerebbero ancora il macchinista in un atteggiamento marcatamente distratto. E sono sempre i fotogrammi a spiegare perché, da quell’ultimo vagone del treno in partenza, Natalja sia scesa d’improvviso: una telefonata sul cellulare le avrebbe fatto cambiare programma all’ultimo momento, quando il segnale acustico aveva già annunciato la chiusura delle porte.

Foto copertina: ANSA

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