Germanwings, una fonte: «Un pilota chiuso in cabina, l’altro tentava di sfondare la porta»

Ore 07.56 – LE 150 VITTIME ANCHE PASSEGGERI DI MESSICO, AUSTRALIA, GIAPPONE

Le 150 vittime dello schianto sulle Alpi francesi dell’Airbus AA320 della Germanwings erano originarie di 18 diversi paesi. Precisamente 72 vittime erano tedeschi (fra questi due neonati, i 16 liceali di Haltern, due cantanti dell’opera di Düsseldorf, Oleg Bryjak e Maria Radner, oltre all’equipaggio). Altre 51 erano spagnole (come riferisce Madrid). Gli altri passeggeri, invece, le cui nazionalità sono state confermate, provenivano da Argentina, Australia, Belgio, Colombia, Danimarca, Gran Bretagna, Israele, Giappone, Marocco, Messico, Paesi Bassi.

Ore 07.52 – MALORE O SUICIDIO DEL PILOTA?

Come mai il pilota rimasto in cabina non rispondeva al tentativo del collega di sfondare la porta per rientrare? Il racconto della fonte investigativa al New York Times dà peso all’ipotesi del suicidio o del malore di uno dei due piloti. Ma è ancora molto presto per conoscere la verità. Nella notte la compagnia tedesca Germanwings, in una nota, ha fatto sapere di non aver ancora ricevuto conferme dalle autorità competenti di quanto riportato dalla stampa americana. Tenendo conto della violenza dell’impatto e delle difficoltà logistiche delle operazioni, che si svolgono su un terreno impervio, ci vorrà molto tempo anche per il recupero dei corpi di tutte le 150 vittime.

Ore 07.44 – IN ARRIVO IN ALTA PROVENZA LE FAMIGLIE DELLE VITTIME

Sul posto del disastro sono già stati reclutati quaranta interpreti di tedesco e spagnolo, la lingua della maggior parte delle vittime, e quattro unità medico-psicologiche, due francesi, una tedesca e una spagnola.

Ore 07.42 – RIPRESE LE OPERAZIONI PER IL RECUPERO VITTIME

All’alba sulle Alpi francesi, sul massiccio dei Trois-Eveches, sono riprese le operazioni di recupero delle 150 vittime dell’Airbus della Germanwings precipitato martedì mattina. I primi corpi sono stati evacuati con gli elicotteri nel tardo pomeriggio di ieri. Oggi avranno inizio anche le operazioni di identificazione, mentre in Alta Provenza è previsto l’arrivo delle famiglie delle vittime.

Ore 07.26 – UNA FONTE AL NYT: «UN SOLO PILOTA RIMASTO IN CABINA, MENTRE L’ALTRO TENTAVA DI SFONDARE LA PORTA»

Come riportato dal New York Times citando una fonte investigativa (che a sua volta ha detto di basarsi sull’audio registrato dalla scatola nera dell’Airbus Germanwings) si evince che uno dei due piloti era rimasto fuori dalla cabina di pilotaggio prima dello schianto del velivolo, e non riusciva a rientrare per motivi ancora non chiari. «Si sente che sta tentando di buttare giù la porta», ha detto la stessa fonte che ha voluto conservare l’anonimato, sottolineando che «ancora non si conosce il motivo per cui uno dei due era uscito, ma è certo che nella parte finale del volo l’altro pilota è da solo e non apre la porta». Nel dettaglio, come riporta la fonte, dalla registrazione vocale emerge che nella prima parte del volo vi era stata una «conversazione molto tranquilla» tra i due piloti. Ad un certo punto poi uno dei due piloti lascia la cabina di pilotaggio per motivi non chiari e poi tenta di rientrarvi. Si sente che in un primo momento «l’uomo da fuori bussa piano alla porta» della cabina, senza ricevere risposta. In seguito il ritmo e il vigore si intensificano: «Colpisce – ha detto ancora la fonte al Nyt – la porta con più forza ma ancora nessuna risposta. Non c’è mai una risposta». Alla fine «si sente che sta tentando di buttare giù la porta».

Ore 20.02 – RECUPERATI I PRIMI CORPI

La Gendarmeria nazionale francese conferma che nel tardo pomeriggio sono stati recuperati i primi corpi delle centocinquanta vittime dell’Airbus della Germanwings, schiantatosi ieri mattina. “Non c’è alcuna relazione fra il ritardo nella partenza dell’aereo e l’incidente. Si è trattato di un problema di congestione dell’aeroporto” ha spiegato in conferenza stampa l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr. Le vittime sono di 18 nazionalità

Ore 19.36 – GERMANWINGS, SEQUESTRATA AUTOBOTTE A BARCELLONA

Le autorità spagnole nell’ambito delle indagini sulle cause della tragedia aerea di ieri in Francia avrebbero sequestrato l’autobotte che ha fornito il carburante all’Airbus della Germanwings precipitato in Francia per verificare l’eventuale presenza di residui acquosi.

Ore 19.15 – GERMANWINGS, I PASSEGGERI AVEVANO ADDOSSO LE MASCHERINE?

Secondo Giuseppe Daniele Carrabba i passeggeri dell’Airbus della Germanwings caduto in Francia dovevano avere indosso “necessariamente” le mascherine. Il direttore centrale del coordinamento degli aeroporti dell’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha detto che è una delle poche deduzioni possibili sulla base dei pochissimi dati resi noti oggi dal Bea.

Ore 19.08 – GERMANWINGS, INIZIATO IL RECUPERO DEI CORPI

La Gendarmeria Francese ha comunicato che è iniziato tramite elicotteri il recupero dei corpi dei 150 passeggeri del disastro del volo Germanwings. L’operazione probabilmente sarà a dir poco straziante, considerato che, come riporta il Telegraph, il frammento più grande di corpo umano ritrovato ha le dimensioni di una ventiquattro ore.

Ore 19.02 – IL DIPARTIMENTO DI STATO USA: «A BORDO DELL’AEREO GERMANWINGS TRE AMERICANI»

Washington conferma la presenza di tre americani a bordo dell’aereo Germanwings caduto in Francia. La portavoce Jen Psaki ha riferito che si tratta di una madre, della famiglia e di una persona il cui nome non viene ancora diffuso.

Ore 19.00 – GERMANWINGS, L’INTERPOL INVIA UN’EQUIPE IN FRANCIA

L’Interpol ha fatto sapere di aver inviato un’equipe di specialisti su richiesta delle autorità francesi per collaborare all’inchiesta sullo schianto dell’Airbus A320 della Germanwings. Tale equipe, formata da quattro esperti, offrirà un sostegno linguistico ai parenti delle vittime e aiuterà i soccorsi nell’identificazione dei passeggeri.

Ore 18.45 – GERMANWINGS NON HA ANCORA DIFFUSO LA LISTA UFFICIALE DEI PASSEGGERI

Germanwings non ha ancora comunicato la lista ufficiale dei passeggeri in quanto l’azienda non è riuscita a contattare parte dei parenti dei passeggeri e per non essere ancora stata in grado di determinarne la nazionalità. Molti sono infatti in possesso di doppio passaporto.

Ore 18.31 – IL BARCELLONA SI UNISCE AL LUTTO PER LO SCHIANTO DEL VOLO GERMANWINGS

Il Barcellona ha fatto sapere che osserverà tre giorni di lutto in rispetto delle vittime dell’Airbus Germanwings schiantatosi ieri sulle alpi francesi. Tra i morti anche due giornalisti iraniani di ritorno dal “Clàsico” Barcellona-Real Madrid.

Ore 18.16 – GLI STUDENTI TEDESCHI PARTITI PER SORTEGGIO

I sedici studenti morti nello schianto dell’aereo Germanwings erano stati estratti a sorte in quanto i posti disponibili per lo scambio culturale a cui parteciparono erano inferiori al numero delle domande. Nella maggior parte dei casi si tratta di studentesse.

Ore 18.14 – DUE AMERICANI A BORDO DEL VOLO GERMANWINGS?

Continua il mistero sui passeggeri del volo schiantatosi sulle alpi francesi. Secondo l’Associated Press a bordo del aereo Germanwings potrebbe esserci una coppia di statunitensi, madre e figlia. Lei dovrebbe essere Yvonne Selke, contractor per il governo Usa. La figlia dovrebbe chiamarsi Emily.

Ore 17.30 – IL BEA: «CAUSE? NESSUNA IPOTESI ESCLUSA»

«In questo momento non possiamo escludere alcuna ipotesi»: il direttore del Bea, nel corso di una conferenza stampa all’aeroporto parigino di Le Bourget, ha risposto così alla domanda dei giornalsiti se si potesse escludere la pista del terrorismo tra le cause del disastro dell’Airbus A320 di GermanWings. 

Di fronte allo scenario considerato plausibile da alcuni esperti, quello della depressurizzazione, la Bea ha spiegato che sarebbe da escludere, in base alla dinamica dello schianto. Allo stesso modo non ci sarebbe stata nemmeno un’esplosione in volo: “Ci sarebbero frammenti molto più grandi”, ha spiegato il direttore Remi Jouty. L’ente ha precisato che l’aereo ha volato “fino al momento dell’impatto” finale.

Ore 17.16 – BEA: “DATI UTILIZZABILI ESTRATTI DA SCATOLA NERA RITROVATA” –

Alcuni dati utilizzabili sono stati estratti dalla scatola nera ritrovata ieri: lo ha riferito il Bea, l’ufficio per l’inchiesta e l’analisi degli incidenti aerei. L’ufficio ha spiegato che è stata “estratta una prima traccia audio”, ma si stima che ci vorranno giorni prima che venga messo in fila il contenuto della registrazione. Settimane, forse mesi, prima di riuscire a capire cos’è accaduto o comunque per produrre un’analisi definitiva, anche per via dei danni subiti.

Ore, 17.00 – MERKEL: «UNITI DAVANTI A QUESTA TRAGEDIA»

«Siamo tutti uniti davanti a questa tragedia», ha spiegato la cancelliera tedesca Angela Merkel parlando nella zona dell’incidente aereo sulle Alpi francesi, al fianco di Francois Hollande e a Mariano Rajoy. Merkel ha ringraziato la «grande accoglienza» e il lavoro dei soccorritori francesi. «Qui è tutto pronto affinché le famiglie siano accolte a braccia aperte».

Anche Rajoy ha ringraziato la Francia e Hollande per il suo comportamento «irreprensibile, generoso e da amico, un comportamento degno del Presidente di una grande nazione». Il premier spagnolo ha invitato tutti a lavorare insieme.

 

Aggiornamento, ore 16.45 – HOLLANDE: «FRANCIA FORNIRÀ TUTTO IL SOSTEGNO POSSIBILE AI FAMILIARI DELLE VITTIME» –

In conferenza stampa con Merkel e Rajoy, il presidente francese Hollande ha spiegato che la Francia fornirà tutto il sostegno possibile ai familiari delle vittime. E, rivolgendosi ai leader di Germania e Spagna, ha aggiunto che la Francia è «al loro fianco» e che «tutta la luce verrà fatta sulle circostanze di questa catastrofe».  «Tutti si sono mobilitati per tempo per salvare eventuali sopravvissuti. Nessuno è sopravvissuto, sul volo c’erano persone di 15 nazionalità diverse», ha precisato Hollande.

In merito alle scatole nere, il presidente ha poi aggiunto che «una scatola nera è stata trovata e ci vorrà tempo per trovare i dati». In merito alla seconda «è stata trovata la custodia, ma non il suo contenuto, la memoria», ha aggiunto, precisando che sarà «compito delle squadre di soccorso continuare a cercarla fino a quando verrà trovata».

 

Germanwings
Screenshot: FranceTv.info

 

Aggiornamento, ore 15.20 – RITROVATA SECONDA SCATOLA NERA, MA È SERIAMENTE DANNEGGIATA –

La seconda scatola nera dell’Airbus A 320 è stata trovata, ma anche questa è seriamente danneggiata. A rivelarlo è il sito specializzato AirLive.net, aggiungendo che il chip della memoria è andato perso. Almeno per il momento, la notizia non è stata però ancora confermata né dalle autorità né dai media francesi. 

 

Restano ancora tanti i punti oscuri della strage del volo Germanwings che martedì mattina si è schiantato sulle Alpi francesi, mentre era in volo tra Barcellona e Dusseldorf. Mentre le autorità indagano a tutto campo, dal luogo del disastro fanno sapere di aver ritrovato una delle due scatole nere a bordo dell’Airbus A 320: si tratta del registratore vocale, che tiene traccia di tutte le conversazioni avvenute in cabina di pilotaggio. Tale apparecchiatura è stata rinvenuta pesantemente danneggiata: tuttavia il ministro degli esteri francese, Bernard Cazeneuve, ha dichiarato che sarà comunque possibile riuscire a recuperare qualche dettaglio cruciale. Fondamentale anche la seconda scatola nera che, per il momento, non è ancora stata ritrovata. Soltanto l’analisi del transponder e del registratore di bordo riuscirà a fare luce sui tanti “misteri” che gravano sull’incidente che ha tolto la vita a 150 persone, compreso un gruppo di liceali tedeschi di ritorno da uno scambio culturale a Barcellona.

 

REUTERS/Jean-Paul Pelissier - La Presse
REUTERS/Jean-Paul Pelissier – La Presse

 

IL MANCATO SOS –

In primo luogo c’è da accertare cosa sia successo a bordo: il controllo di terra ha perso il contatto con il velivolo alle 10.30 di ieri, senza che i due piloti abbiano lanciato alcun allarme o anche solo notificato un qualche tipo di avaria. Il primo allarme è arrivato da una torre di controllo che, avendo visto l’aereo sparire dai radar, ha lanciato un sos. A questo proposito le informazioni sono discordanti: Germanwings ancora non ha chiarito con precisione quando e da chi sarebbe stato lanciato il primo mayday.

IL GUASTO AL CARRELLO DEL GIORNO PRIMA DELLA STRAGE –

C’è poi da considerare lo stato del velivolo: l’Airbus A 32o precipitato ieri volava dal novembre del 1990. Ventiquattro anni di servizio sono tanti per un aereo, anche se Germanwings ha fatto sapere che l’aereo era in perfette condizioni, era appena stato revisionato e nel 2013 era stato rimesso a nuovo con un aggiornamento della strumentazione di bordo. Tuttavia, il giorno prima dello schianto, quello stesso aereo era rimasto fermo a Dusseldorf per un problema al carrello: per la precisione, l’apparecchio aveva riscontrato un malfunzionamento del «nose landing door» uno sportello ribaltabile della fusoliera, che si apre e si chiude quando il carrello viene fatto scendere o ritirare in fase di atterraggio e di decollo. Secondo le dichiarazioni ufficiali di Lufthansa, tuttavia, il problema era stato completamente risolto, e non sarebbe imputabile come causa dell’incidente di ieri. Nonostante questo, subito dopo la notizia dell’incidente, numerosi piloti e personale di bordo di Germanwings si sono rifiutati di decollare, chiedendo prima di sapere il reale stato della flotta della low-cost tedesca.

L’ALTITUDINE –

Tra gli elementi più importanti c’è sicuramente quello dell’altitudine a cui viaggiava l’aereo: una volta decollato dall’aeroporto di Barcellona, l’Airbus aveva raggiunto la quota di 38.000 piedi (11.582 metri) poi, improvvisamente e senza alcuna comunicazione da parte dei piloti, l’aereo ha cominciato a scendere fino a raggiungere i 6.925 piedi (2.110 metri). Non si tratta di una caduta in picchiata: la discesa dell’aereo è stata dolce e lenta prima di impattare – a 800 chilometri all’ora – contro una montagna della regione dell’Alta Provenza che stava sorvolando. La perdita di quota è durata ben otto minuti: in questo lasso di tempo l’Airbus ha attraversato le rotte e lo spazio aereo di altri velivoli che si trovavano in volo in quel momento, senza che i piloti abbiano comunicato nulla e senza che da terra qualcuno li abbia autorizzati a questo drastico abbassamento di quota.

 

Foto: flightradar24.com
click sull’immagine per ingrandire – Foto: flightradar24.com

 

LE CONDIZIONI METEO ERANO BUONE –

Nonostante l’aereo stesse volando su una zona montagnosa, le condizioni meteo erano buone, così come la visibilità: difficile credere che i pilori non si siano accorti della perdita di quota e della montagna che si avvicinava. È verosimile credere – ma questo potranno accertarlo soltanto le analisi delle scatole nere – che i piloti abbiano dovuto affrontare un’avaria improvvisa, e che abbiano tentato una discesa di emergenza. Non è escluso nemmeno che l’aereo possa aver subito una de-pressurizzazione improvvisa e che i piloti abbiano perso i sensi insieme al resto dell’equipaggio e dei passeggeri.  

LEGGI ANCHE: Germanwings, le cinque teorie sulle cause dell’incidente

 

TERRORISMO? «IPOTESI POCO PROBABILE» –

Sull’ipotesi terrorismo, inquirenti e autorità vanno con i piedi di piombo: non essendo ancora stata ricostruita la dinamica dell’incidente, la pista dell’attentato non è ancora stata ufficialmente scartata. Tuttavia, non ci sono indizi che portino in questa direzione: e, come ha dichiarato il ministro Cazeneuve, la possibilità del terrorismo è, attualmente, quella meno probabile.

HOLLANDE, RAJOY E MERKEL SUL LUOGO DEL DISASTRO –

Intanto il presidente francese François Hollande, la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier spagnolo Mariano Rajoy sono arrivati nei pressi del luogo in cui mercoledì è precipitato l’area A320 della Germanwings. I tre leader hanno incontrato i soccorritori al lavoro e la polizia del centro di crisi.

Per quanto riguarda le vittime, è stato reso noto da Thomas Winkelmann, ad della compagnia Germanwings, come a bordo ci fossero almeno 72 passeggeri tedeschi. Trentacinque sarebbero a suo dire, invece, le vittime di nazionalità spagnola: una cifra di gran lunga inferiore ai 49 di cui ha parlato oggi il sottosegretario alla Sicurezza di Madrid, Francisco Martinez.

 

LE NUOVE FOTO – Il Ministero dell’Interno ha intanto rilasciato sul proprio sito nuove foto delle ricerche sul luogo del disastro:

Germanwings 2

Germanwings

(screenshot: Flickr Ministere de l’interieur)

(Photocredit copertina: STEPHANE DUCLET – LaPresse)

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