Generazioni, l’attualità raccontata dai giovani per genitori e coetanei

Un programma dedicato a genitori e giovani in cui ragazzi e non raccontano il proprio “mondo segreto”, presentano le loro esperienze e descrivono il loro mondo sia a una generazione molto lontana come quella di mamma e papà sia ai propri amici. Generazioni andrà in onda su Raidue a partire da mercoledì 4 novembre in seconda serata per la conduzione di Milo Infante. Il programma è scritto con Marianna Aprile, Daniela Baiguini  e Giorgia Buran con la collaborazione di Daniela Suppancig. La regia è di Emanuela Pesando.

Generazioni

 

GENERAZIONI, OTTO PUNTATE PER RACCONTARE L’ITALIA A GIOVANI E MENO GIOVANI

 

Milo Infante ha presentato la trasmissione in conferenza stampa spiegando che l’obiettivo di Generazioni, definito continuazione naturale di “Senza Peccato” è quello di raccontare come cambia l’Italia attraverso storie di giovani e adulti che vivono le stesse esperienze senza però riuscire a capirsi. Lo spunto è rappresentato dai fatti di cronaca “spiegati ai telespettatori nel più puro spirito di televisione di servizio, al fine di fornire in maniera esaustiva le informazioni necessarie per affrontare il rapporto genitori-figli”.

GENERAZIONI, LE DIFFICOLTÀ DEL LAVORO

Per Milo Infante Generazioni deve informare e provare a guidare il telespettatore nella realtà attraverso storie di pochi minuti: “racconteremo le testimonianze di pescatori e allevatori che raccontano di come il loro nonno e il loro padre facessero lo stesso lavoro mentre i figli sono disoccupati, e lo sono perché oggi fare il pescatore o l’allevatore non paga più. Le orate vengono dalla Grecia a 4 euro e 40 al chilo mentre in Sardegna non si possono vendere a meno di 12. E la globalizzazione in futuro ci porterà a vedere il pecorino sardo prodotto da latte proveniente dalla Romania”.

GENERAZIONI, SI PARLERÀ DI DROGA E ALCOL

Generazioni -continua Infante- racconterà ai giovani la sessualità, cercherà di far capire loro le conseguenze di determinate azioni allo scopo di smentire il dio ‘Google’. Racconteremo di ragazze convinte che la Coca Cola potesse fungere da contraccettivo o di persone che sono convinte che un tampone imbevuto di una qualsiasi bevanda alcolica possa portare a uno sballo più immediato”. Nella trasmissione si parlerà anche di droghe e del rapporto tra giovani e sostanze stupefacenti: “una volta lo spacciatore lo trovavi al parco, ti approcciava nelle stazioni, per strada. Oggi è il tuo compagno di banco, è la tua amica del cuore. Dai i soldi e ti trovi in mano una pastiglia. E non sai cosa c’è dentro, perché oggi sono convinti che l’ecstasy sia poco più di un energizzante”.

 

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GENERAZIONI, IL RUOLO DEI TEEN IDOL

Non mancherà un approfondimento sul rapporto tra genitori e figli: “sono due generazioni che non si parlano, non si capiscono. Per questo l’ultima puntata sarà dedicata ai Teen Idol. Cercheremo di presentare i riferimenti culturali dei ragazzi in base al numero di follower sui social o sul numero di visualizzazioni di video in rete. I genitori poi sono male informati come i figli. Tempo fa -ha continuato Milo Infante- sono stato invitato dal Movimento Italiano Genitori a moderare un convengo sul tema dei vaccini. E scoprivi che moltissimi s’informano su Google e decidono che non vogliono più vaccinare un figlio perché hanno letto di storie di bambini morti a seguito di una puntura”.

GENERAZIONI: I RAGAZZI SONO SOLI

Verrà quindi approfondito il ruolo della rete: “I ragazzi sono soli. Oggi basta andare sul web e si leggono cose incomprensibili che vengono invece prese per vere. Il lavoro di Generazioni è quello di parlare ai giovani e ai loro genitori mostrandogli la realtà”. Una realtà raccontata direttamente dai ragazzi per i ragazzi. Una scelta specifica, continua Milo Infante: “non posso andare io a raccontare loro l’attualità, non mi ascolterebbero in quanto vecchio. Invece i giovani danno retta ai loro coetanei, li ascoltano e cercano di capire cosa dicono. L’obiettivo è quello di creare un legame tra generazioni perché esiste solo un mestiere più difficile dell’essere genitore, quello dell’adolescente”.

GENERAZIONI, LA SCENOGRAFIA? IL MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA DI MILANO

Si parlerà anche di volontariato “e racconteremo cosa significa spegnere un qualcosa che in Italia coinvolge 7,5 milioni di persone, bloccheremmo il Paese” e di teoria Gender: “in televisione si parla per slogan, noi vorremmo capire bene di che si parla”. La “scenografia” che fa da cornice ai raccordi tra le storie delle puntate è il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci a Milano: “Ai giovani -conclude Milo Infante- devi insegnare gli errori del passato, devi raccontare loro il presente ed immaginare il futuro. E non esiste migliore ambientazione e location se non quelle del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, il più grande museo del genere in Italia”.

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