«Ho sbagliato io il congiuntivo»: dopo la gaffe la ministra Fedeli scagionata dal suo portavoce

18/12/2017 di Redazione

La gaffe del congiuntivo sbagliato non era colpa della ministra Valeria Fedeli. Lo ha spiegato Simone Collini, un portavoce della titolare dell’Istruzione, che ha ammesso di essere autore dell’errore. Lo strafalcione che ha fatto il giro della rete suscitando l’ironia degli utenti riguarda una lettera sull’importanza dello studio della storia che la Fedeli ha inviato al Corriere della Sera, pubblicata due giorni fa. Nella missiva la ministra Fedeli ha scritto «prosegua» invece di un corretto «proseguisse».

Congiuntivo sbagliato, portavoce della ministra Fedeli ammette la sua colpa per la gaffe

Collini ha scritto al direttore del quotidiano Il Giornale Alessandro Sallusti per chiarire l’accaduto, prendersi le sue colpe e scusarsi con i lettori:

Mi preme informare lei e tutti i lettori che la «gaffe» da voi segnalata è in verità frutto di un mio errore nel tagliare il testo scritto dalla Ministra per renderlo compatibile con gli spazi previsti ai fini della pubblicazione. Così, due proposizioni originariamente indipendenti sul piano grammaticale, sono diventate una principale («sarebbe opportuno») e due subordinate («che lo studio della Storia non si fermasse tra le pareti delle aule scolastiche ma prosegua anche lungo tutti i percorsi professionali»). Nel testo originale si trattava di due proposizioni principali: «sarebbe opportuno….; sono infatti convinta». A questa seconda seguiva la subordinata «che debba proseguire anche lungo tutti i percorsi professionali». Quel «debba proseguire» è diventato un congiuntivo esortativo «prosegua», erroneamente collegato con un «ma» alla proposizione precedente. Errore grave, ma mio, non della ministra che, essendo impegnata in una serie di incontri istituzionali al momento dell’invio, non ha potuto rileggere la versione finale del testo.

(Il congiuntivo sbagliato dalla ministra Fedeli)

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