Il fratello del killer di Marsiglia, forse la “mente” dell’attentato, potrebbe essere in Italia

04/10/2017 di Redazione

Il killer di Marsiglia, Ahmed Hanachi – l’uomo che venerdì scorso ha pugnalato a morte due donne, urlando “Allah u Akbar” prima di venire ucciso dalla polizia – aveva fortissimi legami con l’Italia. Aveva vissuto ad Aprilia, nel Lazio, dal 2006 al 2014, ma spesso tornava nella cittadina, per rinnovare il permesso di soggiorno, che gli consentiva di muoversi liberamente nel territorio dell’Unione europea. Il timore, però, è che proprio nel nostro Paese possano esserci persone a cui era legato, radicalizzate come lui. Una su tutte il fratello Anouar, che si sospetta fosse la mente dell’attacco di Marsiglia. Per questo la procura di Roma – riferisce oggi il Messaggero – ha aperto un fascicolo per terrorismo internazionale e sta indagando sul passato del killer di Marsiglia e sui suoi contatti ad Aprilia, le stesse persone frequentate anche da Anis Amri, l’autore dell’attentato di Berlino dello scorso Natale.

I VIAGGI AD APRILIA DEL KILLER DI MARSIGLIA

Il killer di Marsiglia si è trasferito dalla Francia all’Italia nel 2006, dopo aver conosciuto Ramona, diventata poi sua moglie nel 2008. Con lei ha vissuto ad Aprilia, collezionando qualche denuncia per piccoli reati di furto e spaccio. Nel 2012 i due si dividono, formalizzando la separazione due anni più tardi. Ramona va a vivere a Bezerte, la cittadina di cui Ahmed è originario, mentre il killer di Marsiglia ritorna in Francia. Periodicamente, però, torna in Italia. Il motivo principale sembra essere il rinnovo del permesso di soggiorno. L’ultimo suo viaggio ad Aprilia risale a 7 mesi fa. A maggio, però, il comune laziale gli cancella la residenza, su richiesta dell’ex cognato.

IL FRATELLO DEL KILLER DI MARSIGLIA POTREBBE ESSERE ANCORA IN ITALIA

Oltre alla rete dei contatti di Ahmed ad Aprilia, al vaglio della procura di Roma ci sono anche quelli nel paese di origine, Bizerte, più precisamente nel sobborgo marittimo di Zirzouna. Secondo la polizia tunisina, che sta portando avanti le indagini in collaborazione con gli inquirenti italiani e francesi, il responsabile della radicalizzazione del killer di Marsiglia sarebbe il fratello Anouar, già condannato per affari legati al terrorismo ed espulso da diversi paesi europei. Attualmente è in libertà e oltre ad aver organizzato l’attacco, secondo le fonti tunisine, potrebbe essere in Italia: sostengono che ci sia venuto più volte nei mesi scorsi, forse proprio nel Lazio, e non sanno se né quando abbia lasciato il nostro Paese.

Foto copertina: ANSA/ MASSIMO PERCOSSI

 

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