La Iena Filippo Roma spiega cosa non va nelle firme M5S per Virginia Raggi

28/03/2017 di Redazione

Firme Raggi, la Iena Filippo Roma ha spiegato cosa non va nei moduli della raccolta delle sottoscrizioni della lista M5S presentata alle scorse comunali della Capitale. L’annullamento delle elezioni appare un’ipotesi lontana, visto che è già capitato che in caso di irregolarità non fondamentali la giustizia amministrativa abbia comunque confermato il risultato. Per ora però la giustizia non si è ancora interessata al caso. Al quotidiano Il Tempo Filippo Roma ha spiegato la stranezza rilevata dall’inchiesta delle Iene, sollecitata da una segnalazione di un esponente della lista Marchini.

Siamo di fronte a un atto in cui c’è una discrepanza evidente, non sappiamo per quale motivo, non sappiamo cosa è successo quindi è fondamentale che il Movimento 5 Stelle indaghi per capire se e quale problema c’è stato. Nessuno meglio della Raggi, che è il sindaco, può farlo. Quello che vediamo è un atto in cui in una data si dichiara una cosa che è temporalmente impossibile perché fa riferimento a un dato che sarà certo tre giorni dopo. A prima vista appare qualcosa di molto strano, non sappiamo fino a che punto sia irregolare.

Sulle firme Raggi Filippo Roma non pronuncia una sua opinione certa, ma evidenzia i dubbi sulla loro irregolarità. Più certa e definita appare la sua comparazione con un altro caso di firme false svelato dalle Iene, relativo alle comunali di Palermo del 2012. Quell’episodio, evidenzia Filippo Roma al Tempo, non c’entra nulla o quasi.

Sulle raccolte firme i 5 Stelle sembrano un po’ sfortunati, ma ritengo che tra il caso Roma e il caso Palermo non ci sia alcuna similitudine. In Sicilia si parla di firme false, ricopiate all’insaputa dei firmatari. Nella capitale non abbiamo messo in dubbio la validità delle stesse, abbiamo fatto notare una discrepanza ma fino a prova contraria le firme sono regolari.

La posizione di Filippo Roma è attendista, per quanto la Iena abbia sottolineato come le firme Raggi non siano falsificate, mentre il Movimento 5 Stelle di Roma ha subito evidenziato come non ci saranno problemi relativi alla regolarità dell’elezione del sindaco nel 2016.

Tutte le firme raccolte a Roma per la presentazione della lista di Virginia Raggi sono autentiche e autenticate.
Il servizio de Le Iene riferisce di una presunta irregolarità formale su un atto (chiamato atto principale) redatto dai delegati di lista, ma è bene chiarire subito che non sono le firme a essere irregolari. Ma anche ipotizzando che ci sia un errore formale questo non inficia la regolarità e la legittimità della lista. A tal proposito il TAR del Friuli Venezia Giulia 28 giugno n. 450/2006 ha avuto modo di rimarcare che “è del tutto inconferente, ai fini della regolarità delle operazioni elettorali, che l’autenticazione delle firme dell’atto principale sia antecedente a quella delle firme contenute negli atti separati”.” e che “Questa discrasia, però, non è sanzionata dalla legge: e non potrebbe essere altrimenti, dato che non impinge su nessun principio in materia di operazioni elettorali”. Mettetevi l’animo in pace: la Raggi è legittimamente sindaco di Roma votata da più di due terzi degli elettori romani.

Foto copertina: Profilo Facebook di Filippo Roma

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