«Io, molestata da 20 italiani, salvata dal venditore di rose»

17/10/2017 di Redazione

Un gruppo di ragazzi ubriachi ha provato a molestare una ragazza di 25 anni, per strada. Erano tutti italiani e lei, spaventata, è stata salvata da Hossein, un venditore di rose che si trovava lì di passaggio.  È successo sabato sera, in centro a Firenze. La giovane toscana ha deciso di raccontare sui social la sua vicenda.

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«Camminavo da sola per strada saranno state le 23.30, camminavo, mi piace camminare, poi amo Firenze – scrive – mi si avvicina un gruppo di 25 ragazzi ubriachi (italiani), scherzano, mi chiedono un selfie, ridono… io volevo andare via ma vabbè si sta allo scherzo. Ad un certo punto, non saprei nemmeno spiegare come mi accerchiano e iniziano a dire frasi come “daaai vieni con noi, ti facciamo divertire, 25 contro 1 si fa una bella serata…». La situazione volge subito al peggio:

Rifiutando in malo modo la gentile offerta di questi esseri decidono di accerchiarmi ancora di più tenermi per un braccio e iniziare a insultarmi “dai stupida tr*** ti diverti, tanto si vede che sei una putt***, – e uno – dai lasciala si vede che è malata, tanto sei solo una ciucciac***i”, io cerco di divincolarmi e andare via ma chiaramente non ci riesco quindi decidono di tirarmi addosso bicchieri e cannucce e uno di loro, o forse un paio mi sputano, o tentano di farlo, tutto questo mentre altri riprendevano con il telefonino

L’unica persona che interviene è Hossein, un venditore di rose ambulante. L’uomo riesce a mandare via i ragazzi. «Mi dà un fazzoletto per asciugarmi le lacrime – ha spiegato la ragazza – mi porta in un posto dove mi offre da mangiare e da bere, mi fa portare degli asciugamani per pulirmi e mi regala una rosa. Se non ci fosse stato io stasera non potrei raccontare questa storia, non sapendo come ringraziarlo gli ho donato una mia fototessera in modo che si ricordasse sempre il volto della ragazza che ha salvato quella sera».

firenze hossein

La ragazza, che scatta eccellenti foto, ha pubblicato sui social uno scatto di Hossein fatto quella sera, spiegando come questo sia un volto che non dimenticherà mai. «Ho deciso di scrivere cosa mi è accaduto perché molti pensano che non ci sia bisogno del femminismo, dell’antisessismo, dell’intregrazione, che in fondo quei ragazzi stessero solo scherzando, che sono ragazzate, che “gli stranieri a casa loro”, perché i media dicono che “lo straniero è cattivo” che la misoginia non esiste, che l’uomo e la donna sono uguali, che hanno gli stessi diritti e le stesse libertà… ecco noi sappiamo che non è così. Noi tutte dovremmo trovare la forza di dire ciò che ci accade, anche se proviamo vergogna, dobbiamo trovare il coraggio parlare, per essere solidali e per non abituarci a questa mentalità macista e per liberarcene».

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