Filippo Nogarin: «Mi dimetto solo se c’è rinvio a giudizio»

16/05/2016 di Redazione

“Io non ho rubato, non ho usato denaro pubblico per interessi personali. Il mio avviso di garanzia è stato generato da un atto amministrativo: forse quello di aver assunto 33 precari dell’azienda municipalizzata che avrebbero perso il lavoro”: per questo motivo il sindaco di Livorno Filippo Nogarin non ha deciso di dimettersi ma se arrivasse un rinvio a giudizio “mi dimetto immediatamente”.

FILIPPO NOGARIN E LE DIMISSIONI

“E, se dalle indagini preliminari emergessero comportamenti illeciti da me compiuti anche in buona fede – spiega in una intervista al Corriere della Sera -, non aspetterei neppure il rinvio a giudizio per fare un passo indietro”. Quanto al caso Pizzarotti Nogarin nega di averlo scaricato e ribadisce di aver “stima di Federico, lo considero un bravo amministratore”, ma “ha aspettato mesi prima di rendere noto l’avviso di garanzia, non è stato trasparente”. Infine una risposta al regista livornese Paolo Virzì che ha parlato di una città “ferita profondamente” e per la quale serve una cura: “Lo inviterò a cena per mostrargli il percorso di buon governo di questa città. Vorrei raccontargli la verità, non perché mi sento ferito, ma perché le critiche sono gradite quando sono costruttive. Voglio capire meglio insieme a lui che cos’era Livorno due anni fa prima dell’arrivo della giunta M5S e che cosa è adesso. Io sono convinto – conclude Nogarin – che stiamo risollevando la città dal baratro e dal fango di una gestione sconsiderata del Pd”

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