Ferrara: l’assurda storia della giovane ballerina strappata dalla mamma per una casa famiglia

Troppo amore per la danza. Per questo un giudice del Tribunale di Roma vorrebbe allontanare una giovane quattordicenne da sua madre,  per destinarla a una casa famiglia. La ragazza, tra le altre cose, è stata da poco accettata presso la prestigiosa scuola di danza Aida di Milano,

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FERRARA: GIOVANE BALLERINA STRAPPATA DALLA MAMMA. IL CASO

– Il grottesco caso agita Ferrara, città dove la madre è titolare di una prestigiosa scuola di danza. Tutto parte da una separazione conflittuale tra i due genitori. Il padre trasferitosi all’estero è rientrato in Italia l’anno scorso chiedendo di costruire un rapporto con la figlia.

Non l’ha cresciuta, abbandonando la piccola a un anno e mezzo. La madre acconsente alle visite ma dopo alcune settimane nota una certa avversione della ragazza. Viene contattato il Tribunale e il giudice – ascoltando la giovane – viene a conoscenza di alcuni atteggiamenti troppo morbosi da parte del papà. Parte una denuncia: l’incidente probatorio è fissato per il prossimo ottobre. Nel mentre però si muove un’altra macchina.

Come spesso accade in questi casi, il giudice richiede il parere di un Consulente tecnico d’ufficio, un neuropsichiatra infantile di Roma. Secondo il tecnico però la bimba va allontanata dalla madre. «Nessuno [degli] attori della vicenda – riporta la relazione diffusa dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus – è mai stato ricoverato in un servizio psichiatrico, né abbiamo certificazioni ed esami che ci mostrino ed evidenzino uno stato di psicopatologia dell’uno o dell’altro. D’altro canto la situazione è fortemente patologica e si trascina da circa dodici anni, ci è quindi necessario definire cosa intendiamo per patologia al di fuori, o meglio, oltre la nosografia psichiatrica».

In pratica anche se non sussite una certificazione o un esame che dimostri uno stato di psicopatologia. C’è solo una «nosografia psichiatrica» ovvero il modello medico della diagnosi delle malattie somatiche, basato sulla tesi che i disturbi psicologici, al di là della loro origine organica, psichica o socio ambientale, «possano essere descritti come entità distinte l’una dall’altra». Nessun abuso, nessun maltrattamento finora individuato. Nessuna condizione economica precaria. Eppure, davanti alla relazione tecnica, il giudice ha intimato alla madre di indicare entro il 31 luglio una struttura che ospiti la figlia, altrimenti la ragazza sarà destinata dal tribunale in una casa famiglia.

FERRARA: GIOVANE BALLERINA IN CASA FAMIGLIA, IL PARERE DEL LEGALE

– La situazione per la giovane quattordicenne si complica. Il caso è emerso sulla testata locale Estense.com. Il pezzo riporta le parole del legale modenese Francesco Miraglia che segue il ricorso della decisione del giudice da parte della mamma:

“Sentendo invece gli insegnanti della scuola di danza di Roma dove ha studiato negli ultimi anni – commenta l’avvocato Miraglia – la ragazzina è fortemente motivata da un profondo, personale e autentico amore per la danza, come dimostrerebbero l’abnegazione e la dedizione con cui si sottopone, senza problemi, ai sacrifici necessari per percorrere la carriera di ballerina. Ha altresì una buona vita sociale e di relazione e ottimi voti. Nulla che faccia pensare a un disagio psicologico tale da doverla addirittura allontanare non solo dalla madre, ma anche da quello che è il suo mondo e il suo futuro”.

FERRARA SI MOBILITA PER LA GIOVANE BALLERINA

– La quattordicenne studia a Roma. Ha da poco ricevuto l’ok per frequentare l’Aida ma il suo sogno rischia di esser infranto, per sempre. Intanto Ferrara si è mobilitata intorno alla ragazza e la madre. “Amici della giovane promessa ferrarese della danza” è il gruppo Facebook che raccoglie la mobilitazione. Ha raggiunto in due soli giorni oltre 2000 iscritti.

ferrara giovane ballerina

«Ho appreso la notizia da Facebook – commenta una ragazza ferrarese – conosco questa ragazzina da quando è nata e mai avrei immaginato tanto. Speriamo che ciò non avvenga». «E’ un talento – scrive Roberta – che renderà tutti noi fieri un giorno, lasciamola lavorare, l’ho vista e la sua voglia e la sua passione per la danza sono evidenti anche a profani. Si possono togliere le ali ad una libellula?».

(Foto copertina di repertorio YURI CORTEZ/AFP/Getty Images)

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