Fermo: per l’omicidio di Emmanuel spunta una seconda supertestimone

11/07/2016 di Redazione

A Fermo, per l’omicidio di Emmanuel, spunta un’altra supertestimone. Un’altra donna ha parlato agli inquirenti descrivendo gli attimi concitati che hanno portato alla morte del nigeriano di 36 anni. E conferma in sostanza la versione di Pisana Bachetti fornita agli inquirenti.

Secondo quanto scrive Il Giorno, il procuratore di Fermo Francesca Perlini reputa attendibile tale seconda testimonianza che risulta nei verbali degli inquirenti.

“Dopo essere scesa dall’autobus – si legge nel documento – la donna ha udito delle urla provenire dalla via sottostante dove notava parlare animatamente due persone di colore e Mancini. Riferiva che il ragazzo di colore iniziava a spintonare Mancini e, dopo aver preso un segnale stradale mobile, ivi presente, lo colpiva con il medesimo alle gambe, facendolo cadere a terra. Dopo ciò il ragazzo di colore si allontanava, ma veniva raggiunto da Amedeo Mancini e tra i due iniziava una scazzottata a seguito della quale l’uomo di colore rovinava a terra. Aggiungeva inoltre di aver sentito dire dal ragazzo, che si trovava in compagnia di Mancini, le seguenti parole rivolte all’amico: ‘Lascia perdere, c’è una donna, non reagire, c’è una donna’”.

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Il procuratore considera attendibili entrambe le testimonianze:

Le due testimonianze sono tenute nella massima considerazione dal sostituto procuratore Perlini che scrive nel provvedimento di fermo emesso: «Le dichiarazioni sono da ritenersi di sicura credibilità, poiché persone estranee ai fatti in quanto distanti in termini di parentela e conoscenza sia dalla persona offesa sia dall’indagato».

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