Fallito il lancio di Space X, la Stazione Spaziale Internazionale resta senza rifornimenti

Fallisce per la terza volta il tentativo di Space X di lanciare una capsula recuperandone il vettore, ma questa volta il disastro avviene in fase di lancio e ne fa le spese anche la capsula Dragon che doveva portare i rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

space x

SPACE V FALLISCE ANCORA –

Il Falcon 9 non ce l’ha fatta ed è esploso sull’Atlantico pochi minuti dopo il lancio da Cape Canaveral, quando aveva raggiunto una quarantina di chilometri d’altezza e stava viaggiando a circa 4.700 chilomentri all’ora. Dalle immagini disponibili pare che un pezzo di discrete dimensioni si sia staccato prima dell’esplosione del veicolo.

 

LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE RIMANE A SECCO –

Il vettore Falcon 9 portava in orbita una capsula Dragon con rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), fortunatamente senza astronauti a bordo. Si tratta del terzo rifornimento per l’ISS andato in fumo in poco più di un anno, in aprile un cargo russo andato fuori controllo una volta giunto in orbita e poi è precipitato, ritardando tra l’altro il rientro della nostra Cristoforetti, a ottobre era toccato a un altro vettore russo esplodere poco dopo il lancio.

LEGGI ANCHE: SpaceX fallisce l’esperimento e non ricicla il missile

IL FALCON 9 È UN MISSILE RICICLABILE –

Il Falcon 9 di Space X è un vettore privato, un’impresa di Elon Musk, proprietario di Tesla Motor, che per l’occasione sta studiando un sistema che permette il ritorno del vettore a terra attraverso una procedura guidata che dovrebbe permettere di recuperarlo e riutilizzarlo. Finora le prove per guidarne la discesa e l’atterraggio su una chiatta in Atlantico non hanno dato i risultati sperati, anche se la tecnologia impiegata ha dimostrato di non essere lontana dalla meta. La Nasa, che dopo il pensionamento degli Shuttle non ha più vettori, sta ricorrendo ai servigi di privati come Musk e dei russi per le sue missioni spaziali, ma sta anche lavorando per dotarsi di un sistema di vettori per i carichi pesanti in modo da essere autonoma per le future missioni nello spazio profondo. Questa serie d’incidenti sottolinea come l’avventura spaziale resti pericolosa e ricca d’incognite e come solo per un caso nell’ultimo anno gli incidenti si siano verificati senza provocare vittime. Il mancato rifornimento non procurerà comunque grossi problemi all’equipaggio dell’ISS.

Share this article