«Sono Fabio e vi racconto come sono stato vicino alla mia Laura durante il tumore»

L’importante è vincere, non partecipare. Nella lotta contro un tumore è questo il motto da perseguire, come scrive Fabio nel suo racconto vincitore della prima edizione del concorso letterario #afiancodelcoraggio. Il premio, promosso da Roche, raccoglie le storie di uomini che ogni giorno sostengono e accompagnano le donne nella lotta contro la malattia. La storia di Fabio è diventata un cortometraggio, distribuito nei circuiti cinematografici nazionali partner dell’iniziativa e sulle reti tematiche Mediaset (La5, Iris e Top Crime). Come racconta Adnkronos il video, girato dalla regista Maria Sole Tognazzi e doppiato dal fratello Gianmarco, girerà grazie ai produttori e distributori cinematografici Lotus, Circuito cinema e Massimo Ferrero cinemas.

guarda il video:

Fabio Glionna, ingegnere aerospaziale, ha raccontato la sfida contro il tumore della sua compagna Laura con la leggerezza della metafora sportiva. Ha paragonato la lotta al cancro a un torneo di tennis. «Un torneo che esiste da sempre – scrive Fabio nel suo racconto – ma oggi c’è più gente che gioca, e ci sono più possibilità di non essere eliminati al primo turno».

Sono trenta secondi, una clip che riesce a rappresentare in modo chiaro la difficoltà di quel momento. «Il match è duro, il torneo ha regole strane – si legge nella storia vincitrice – Se vinci il primo ciclo giochi il secondo. Se vinci il primo match non giochi più, se ti chiamano per la seconda partita è perché non avevi vinto la prima». Fabio si dice ancora emozionato per la vittoria: «gli uomini hanno un modo di rendersi utile diverso rispetto alle donne. A me sembrava di non fare abbastanza per Laura, pareva di essere nell’ombra. L’importante – dichiara – è dare forza, supportare e sopportare la donna che ami perché è molto più semplice affrontare la malattia insieme ad un’altra persona».

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Il progetto, lanciato da Roche un anno fa, punta a cambiare l’approccio culturale ai tumori femminili e sensibilizzare la società. #afiancodelcoraggio ha avuto il merito di accendere i riflettori su una nuova prospettiva: quella degli uomini che sono stati accanto a una donna a loro cara in una sfida molto difficile. «Ho partecipato in doppia veste a questo concorso: da giudice e da regista – racconta ad Adnkronos Maria Sole Tognazzi – Il messaggio che vorrei si diffondesse è che vincere da soli è molto più difficile».

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