Il Guardian incorona Fabio Pisacane calciatore dell’anno

Quella di Fabio Pisacane è una storia fuori dal comune. È una storia di coraggio e determinazione; una volta tanto, è una di quelle a lieto fine. Dalla battaglia combattuta e vinta contro una malattia rarissima, la sindrome di Guillain-Barrè, fino all’esordio in serie A, passando per la denuncia del calcioscommesse. Una storia che ha fatto il giro del mondo, attirando l’attenzione del Guardian che ha deciso di premiarlo «calciatore dell’anno 2016». Come si legge sul quotidiano britannico, il premio, istituito quest’anno, verrà assegnato ogni stagione «a un giocatore che ha fatto qualcosa di realmente notevole, sia nel superare le avversità, aiutare gli altri, o nell’essere un esempio di sportività per il suo comportamento e la sua onestà».

 

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FABIO PISACANE E LA BATTAGLIA CONTRO LA MALATTIA

Fabio ha appreso la notizia quasi con incredulità. «Onestamente, non ho fatto nulla per diventare un esempio per le persone – ha detto al Guardian – Non fa parte del mio modo di essere, sono un ragazzo semplice. Penso di avere un po’ di umiltà e questa umiltà non mi fa pensare che gli altri possano considerarmi un esempio». A 14 anni, appena un mese dopo esser stato tesserato dal Genoa, la terribile scoperta. «A quell’età, le mattine sono tutte uguali: ti svegli, devi andare a scuola – ha raccontato Pisacane – Fai per toglierti il pigiama, ma quella volta le mie braccia non rispondevano. Mi sono svegliato e ho provato a sfilarmi la maglietta, ma le braccia erano rimaste appese». Gli venne diagnosticata la sindrome di di Guillain-Barrè, una patologia in cui il sistema immunitario attacca il sistema nervoso provocando paralisi temporanee e abbattendo il tono muscolare. E’ l’inzio di un incubo, mesi di ospedale; Fabio finisce anche in coma. La famiglia teme per la sua vita e quasi nessuno è convinto che possa riprendere a giocare a calcio. Invece la storia è andata diversamente. Dalle giovanili del Genoa, passando per prestiti e comproprietà nelle categorie inferiori, è arrivato in Serie A: il 18 settembre di quest’anno, l’esordio con il Cagliari. «Dico sempre che la malattia non era venuta per uccidermi – ha dichiarato al quotidiano inglese – Se fosse stato così, non sarei qui a parlarne invece credo che alla fine sia arrivata per darmi qualcosa di buono».

FABIO PISACANE E LA DENUNCIA DELLA COMBINE

Pisacane, che oggi ha 30 anni, è stato premiato anche per la sua onestà. Quando era un giocatore del Lumezzane denunciò infatti di esser stato contattato da un boss della camorra e di aver rifiutato 50mila euro per truccare una partita. Un gesto per il quale venne nominato «ambasciatore del calcio» dalla Fifa.

(Foto: ANSA / GIUSEPPE UNGARI)

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