Fabio Fazio e la storia della cancellazione dall’Ordine dei giornalisti per la pubblicità Tim

21/01/2016 di Stefania Carboni

Fabio Fazio è stato cancellato dall’ordine dei giornalisti pubblicisti della Liguria? Dopo le polemiche in rete, il conduttore Rai, che figura nello spot della Tim, ha confermato la sua volontà di essere cancellato dall’albo. Fazio era iscritto all’elenco ligure dal 5 luglio 1993 ma, come illustra la Carta dei doveri del giornalista, non è possibile dare “prestare il nome, la voce, l’immagine per iniziative pubblicitarie incompatibili con la tutela dell’autonomia professionale“. Un giornalista può partecipare (ma solo “a titolo gratuito”) ad “iniziative pubblicitarie volte a fini sociali, umanitari, culturali, religiosi, artistici, sindacali e comunque prive di carattere speculativo”. Dopo quindi la sua presenza nello spot Telecom si sono sollevate una serie di polemiche in rete. Critiche e osservazioni che sono arrivate all’attenzione dell’ordine stesso.

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FAZIO HA “CHIESTO LA CANCELLAZIONE”

In realtà il conduttore, prima della messa in onda della pubblicità stessa, chiese all’Ordine se ci fossero stati problemi o meno per la partecipazione con la compagnia telefonica. A chiarire tutto è una nota del Consiglio Regionale della Liguria dell’Ordine dei Giornalisti, righe di qualche qualche giorno fa:

Fabio Fazio non è un giornalista professionista (con la Rai ha un contratto come conduttore televisivo). Egli è tuttavia iscritto all’albo nell’elenco dei pubblicisti. Il 26 novembre scorso, Fabio Fazio ha scritto al Consiglio Regionale della Liguria una lettera nella quale informava di accingersi a prestare il suo nome, la sua voce e la sua immagine per una campagna pubblicitaria istituzionale promossa da Telecom Italia sui vantaggi delle nuove tecnologie e delle nuove forme di telecomunicazione. Nella stessa lettera chiedeva al Consiglio di valutare se tale attività fosse in contrasto con la sua attività di conduttore televisivo e non di giornalista professionista e di provvedere alla sua immediata cancellazione dall’elenco dei pubblicisti nel caso in cui la risposta fosse stata negativa. Il Presidente del Consiglio Regionale della Liguria ha risposto con lettera in data 2 dicembre 2015 ringraziando Fazio per la sensibilità e serietà testimoniata dalla richiesta di chiarimento, indicando le norme deontologiche relative al caso di specie e precisando che il Consiglio dell’Ordine non è competente a rispondere al quesito. Fazio ha quindi inviato la stessa richiesta di chiarimento al Collegio Territoriale di Disciplina con lettera del 15 dicembre 2015. Poiché il Collegio Territoriale di Disciplina non è un organo consultivo, non ha potuto rispondere al quesito posto preventivamente, senza che fosse formalizzato un procedimento disciplinare. In ragione di quanto sopra Fabio Fazio ha confermato la propria volontà di essere cancellato dall’elenco dei pubblicisti inviando una nuova formale richiesta al Consiglio Regionale della Liguria.

In pratica, davanti alle critiche e all’incompatibilità, Fazio stesso ha chiesto la sua cancellazione dall’albo. Precisa sempre sul sito dell’Odg ligure il presidente Filippo Paganini:

Con riferimento alle notizie circolate in questi giorni, preciso che ho ricevuto una lettera di Fabio Fazio nella quale mi chiedeva se come iscritto all’Ordine dei giornalisti, elenco pubblicisti, avrebbe potuto essere testimonial di una campagna pubblicitaria Tim Telecom. Ho risposto ricordando le norme che vietano agli iscritti al nostro ordine professionale di svolgere attività pubblicitaria. Ho anche ricordato che la competenza a giudicare sui singoli casi attiene al Consiglio di disciplina territoriale. L’Ordine non ha ricevuto regolari e formali dimissioni da parte di Fabio Fazio e sulla vicenda ha proceduto secondo le norme di legge. L’intero carteggio è stato protocollato dalla segreteria.

(in copertina foto ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

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