Fabio Aru, chi è l’italiano che sta stupendo al Giro

FABIO ARU, CHI È – Il ciclismo italiano ha una nuova stella. Fabio Aru, 24enne capitano dell’Astana, la squadra diretta dal campione olimpico di Londra 2012 Alexandre Vinokurov, è attualmente terzo al Giro d’Italia grazie alla tappa odierna, la cronoscalata del Monte Grappa, conclusa al secondo posto a 17 secondi dalla Maglia Rosa, il suo coetaneo Nairo Quintana della Movistar. E questo risultato lo sta proiettando nel ciclismo del domani.

La gioia di Fabio Aru dopo la vittoria della quindicesima tappa del Giro 2014 (Fabio Ferrari - LaPresse)
La gioia di Fabio Aru dopo la vittoria della quindicesima tappa del Giro 2014 (Fabio Ferrari – LaPresse)

FABIO ARU, GLI ESORDI – Il ragazzo nato il 3 luglio 1990 in Sardegna a San Gavino Monreale, nella provincia del Medio Campidano, comincia la sua carriera di ciclista su strada solo nel 2008, quando si trasferisce a Bergamo per inseguire il suo sogno. In passato, da corridore in Mountain Bike,  è stato riserva della Nazionale azzurra ai mondiali disputati in Val di Sole del 2008 ed ha partecipato ai campionati nazionali, europei e mondiali di ciclocross. I primi successi sono arrivati nel 2011, da Under 23, con sette vittorie che lo hanno portato a firmare un contratto da professionista con il team kazako dell’Astana.

 

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FABIO ARU, LA PRIMA VITTORIA AL GIRO – Il primo successo con il team Astana, nel 2013, è relativo alla vittoria della classifica giovani al giro del trentino. Un anno dopo, ovvero il 25 maggio 2014, ha colto al Giro d’Italia la sua prima vittoria da professionista nella quindicesima tappa, da Valdengo a Montecampione, con un vantaggio di 21 secondi su Fabio Duarte, arrivato alle sue spalle, e 22 secondi su Nairo Quintana, che sarebbe diventato maglia rosa il giorno dopo, riuscendo a mettere in mostra le sue doti da scalatore, confermate già ai tempi degli Under 23 quando vinse due giri della Valle d’Aosta.

FABIO ARU, IL TALENTO DI «SPETTACOLARU» – E questo ragazzo sardo di 24 anni, già protagonista nella tappa da Belluno al Rifugio Panarotta con uno scatto che ha lasciato di sale Rigoberto Uràn, il cui secondo posto è ormai nel mirino di «spettacolAru», per citare uno striscione comparso lungo la tappa numero 18. Aru, forte della maglia bianca di miglior giovane strappata alla Maglia Rosa, si trova ora terzo in classifica a 3 minuti e 48 secondi dal leader, Nairo Quintana, ed a 41 secondi da Rigoberto Uràn, al momento in seconda posizione. E domani, ventesima tappa con partenza da Maniago ed arrivo sul monte Zoncolan, anticipato dal Passo del Pura al chilometro 103 e dalla Serra Razzo. E c’è da scommetterci che «spettacolAru» ci proverà.

FABIO ARU, IL RICORDO DI MARCO PANTANI – Ed ora il ragazzo sardo capitano dell’Astana (e non è un caso, viste le sue prestazioni) è pronto a ritagliarsi uno spazio nel cuore dei tifosi ormai orfani da troppi anni di uno scalatore in grado di stupire le folle con azioni plastiche, rabbiose, fulminee, che possano riportare la memoria a quel 1998 quando un certo Marco Pantani vinse Giro e Tour de France emozionando i tifosi italiani e non solo. E ora gli stessi chiedono ad Aru di regalare loro altri sogni, come fece il Pirata.

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