“Fabbrica l’esplosivo nella cucina di tua mamma”: la guida choc dei jihadisti a Roma

Dopo gli arresti dei giorni scorsi emergono altri elementi dalle indagini del Ros sul mondo dei meccanismi interni ai seguaci di al Qaeda nel nostro paese. Ne parla il Messaggero

LE RECLUTE

Ecco cosa si è scoperto durante le indagini

Nelle quattrocento pagine di ordinanza di custodia cautelare il gip conferma come il sito di propaganda non sia un mero mezzo virtuale, perché proprio grazie a questo gli arrestati, Ahmed Masseoudi e Abderraihim El Khalfi, hanno «intessuto e stabilito relazioni di altissimo livello con i vertici di organizzazioni terroristiche, scambiando con questi materiali, supporti, aiuti, informazioni e copertura». Al centro di tutto, il cittadino tunisino Masseoudi, che ha lavorato come aggregatore di odio e sostegno logistico in Rete per Al Qaeda e ha fornito a ideologi e predicatori della jihad violenta «un palcoscenico mediatico per giustificarne l’azione ed effettuare la propaganda mirata a sviluppare il terrorismo homegrown», quello incontrollabile dei “lupi solitari”.

I FORUM IN RETE

Ed è in rete che reclutatori e jijihadisti si incontrano.

«Nel corso di preparazione vengono esposte le procedure per la sintesi di esplosivi utilizzando sostanze in libera vendita. […] Un documento analogo al manuale “The Explosive Course” è stato inserito da un membro del gruppo di gestione. Il titolo è tutto un programma: “Fai una bomba nella cucina di tua mamma”. Altre nozioni pratiche pubblicate riguardano le modalità per creare e gestire una cellula terroristica, le precauzioni da adottare nelle comunicazioni, le tecniche di contro sorveglianza per eludere le forze di polizia.

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