Fa coming out e poi si uccide | VIDEO

09/03/2017 di Redazione

 

Liam McAlpine aveva quattordici anni e viveva a Glenrothes una cittadina a circa 50 km da Edimburgo. Alcuni giorni fa Liam aveva trovato il coraggio di fare coming out, dichiararsi gay e incoraggiare le vittime di bullismo a reagire alle ingiustizia a cui sono sottoposte. Lui stesso aveva dovuto fare i conti con dei compagni che lo avevano preso di mira per il suo orientamento sessuale. Dopo il coming out affidato a un brevissimo video su YouTube, la situazione sembrava rientrata anche grazie all’intervento del padre del ragazzo che lo aveva aiutato con i problemi vissuti a scuola, invece Liam domenica è stato trovato morto nella sua camera. La polizia che segue le indagini sta cercando di campire cosa possa essere successo nell’intervallo di tempo intercorso tra la pubblicazione del video e la decisione messa in atto domenica scorsa.

L’articolo è stato ripreso dal sito LGBT Bitchyf.

Ragazzino gay fa coming out su YouTube e poi viene ritrovato morto in camera (VIDEO)

Liam McAlpine

Liam McAlpine domenica è stato trovato morto nella sua cameretta, a Glenrothes in Scozia.

Il 14enne solo due settimane fa aveva fatto coming out in un video su You Tube ed in un’altra clip aveva parlato di bullismo a scuola dando consigli ai suoi iscritti.

“Sono orgoglioso di essere gay. A scuola sanno dire solo “Ahahah, sei gay”. Non mi interessa, giudicatemi pure. I miei veri amici mi saranno vicini, i falsi amici andranno a farsi f… ]…] Non si va a scuola per essere tutti i giorni vittima di bullismo, si va per imparare. La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro, ma se uno viene preso di mira tutti i giorni, può esserlo davvero?”.
Il ragazzino è stato vittima dei bulli alle elementari e in un video racconta di aver risolto tutto quando suo padre è andato a scuola a parlare con gli insegnanti.
Liam pare abbia ingerito una grossa quantità di farmaci, la Polizia adesso sta indagando per capire se la sua morte sia legata o meno a fenomeni di bullismo.

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foto copertina Pixabay.

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