Europei 2016: ecco cosa cambia

L’UEFA ha pubblicato il 12 dicembre scorso il regolamento di Euro2016, torneo caratterizzato da alcune “prime”: sarà il 1° assoluto per Gibilterra e con una fase finale a 24 squadre, ospitata dalla Francia, la 1ª a farlo per la 3ª volta (dopo il 1960 e il 1984); inoltre le qualificazioni sono per la 1ª volta gestite in tutto e per tutto dall’UEFA, per ottenerne il miglior sfruttamento mediatico possibile.

LO SCHEMA – Pur con 9 squadre da qualificare in più (da 14 a 23), si è mantenuto lo stesso schema delle eliminatorie di Euro2012, suddividendole in una prima fase a 9 gruppi (8 da 6 e 1 da 5) cui seguono 4 spareggi: alle finali accedono le prime 2 di ogni gruppo, la migliore 3ª e i vincitori dei 4 spareggi fra le restanti terze. Come detto, il calendario delle eliminatorie è ora centralizzato e alle nazionali è stata anche tolta la possibilità di accordarsi su quando incontrarsi (nelle date comunque prestabilite). In particolare, sono previsti 3 turni doppi di gare (il 2°/3°, il 7°/8° e il 9°/10°) che si dipanano dal giovedì al martedì successivo, così come gli spareggi, mentre il 1° si svolge dalla domenica al martedì e i restanti 3 dal venerdì alla domenica. Di base, tutte le gare iniziano alle 20.45 CET, con possibilità di anticipo alle 18.00 per quelle di scena il sabato e la domenica; i turni di ogni girone sono disputati tutti nello stesso giorno (e per l’ultimo anche alla stessa ora) e con un intervallo di 2 giorni liberi da una gara all’altra per quelli doppi (per cui, p.es., chi gioca il 2° turno il martedì, scende in campo il venerdì per il 3°) e fra l’andata e il ritorno degli spareggi.

COME FUNZIONA – È, infine, garantita la miglior alternanza possibile fra gare giocate in casa e in trasferta (non perfettamente mantenibile nei gironi a 6). Curiosità desta la previsione di “amichevoli centralizzate” organizzate durante le eliminatorie: una prima lettura del regolamento suggerisce come protagoniste la Francia e la squadra del gruppo da 5 che avrebbe, di volta in volta, riposato (durante gli spareggi non vi sono limiti). La fase finale segue quasi la stessa formula dei Mondiali 1986 e 1990: una prima fase a gruppi (6 da 4) cui segue una a eliminazione diretta, dagli ottavi alla finale per il titolo (le due semifinaliste perdenti continuano a non giocare la gara per il terzo posto). Dai gruppi si qualificano le prime 2 e le 4 migliori terze, seguendo gli stessi discriminanti di Euro2012: il tabellone degli abbinamenti è già disegnato in modo che squadre del medesimo girone possono rincontrarsi solo in semifinale o in finale; gli esatti accoppiamenti delle 4 terze sono dettati da un’apposita tabella che copre tutt’e 15 le combinazioni possibili seguendo un criterio “doppiamente alfabetico”: in caso di incertezza (rimangono sempre in bilico fra due scelte o 2 o 4 ottavi), si scioglie il nodo che vede coinvolta la 1ª del girone “alfabeticamente primo” abbinandola alla terza ugualmente del girone “alfabeticamente primo”, dipanando così automaticamente le altre opzioni.

EPPURE… – Criterio che, però, non distribuisce equamente le sfide: p.es., la 3ª del Gruppo C, si qualificasse, gioca nel 90% dei casi contro la 1ª dell’A e nel 10% contro la 1ª del B. Inoltre, il gioco degl’incroci è tale da poter stilare una graduatoria di preferenza dei gruppi ove finire (e poi vincere), per cui, in quest’ottica, il migliore è il Gruppo A cui seguono, nell’ordine, il D, il B, il C, l’F e l’E. Sono previsti 3 sorteggi: dopo quello di febbraio 2014 per i gruppi eliminatori, seguono nel 2015 quelli del 15 ottobre per gli spareggi e del 12 dicembre per i gruppi finali. Tutt’e 3 sono pilotati coll’uso delle fasce di merito stilate in base al ranking UEFA (revisionato), più altri vincoli particolari. Per i gruppi di qualificazione, sono previste 6 fasce (5 da 9 e l’ultima da 8); per gli spareggi solo 2 da 4 (che interessano le 8 peggiori terze); per i gruppi finali, 4 da 6. Ogni gruppo, e ogni spareggio, dev’essere composto da squadre di fasce diverse; tuttavia è quasi certo che nei sorteggi si eviterà di far incrociare Spagna con Gibilterra, Russia con Georgia e Armenia con Azerbaigian, per evidenti ragioni politiche. Altra “deviazione”, prevista però dal regolamento, riguarda i gruppi eliminatori da 6, dove devono finire le nazionali (individuabili “ufficiosamente” in Germania, Inghilterra, Italia, Paesi Bassi e Spagna) le cui emittenti di riferimento hanno versato le maggiori somme per l’acquisizione dei diritti tv: così facendo si garantiscono loro 10 partite sicure. Infine, permane l’eccezione per cui Francia (organizzatrice) e Spagna (detentrice) devono sempre e comunque finire in prima fascia.

I NUMERI – Il ranking UEFA usato per i gironi eliminatori copre i risultati ottenuti a Sudafrica 2010, Euro2012 e nelle qualificazioni per Brasile 2014, mentre per i sorteggi del 2015 sarà aggiornato cancellando le gare di Sudafrica 2010 e inserendovi quelle della fase finale di Brasile 2014 e dei gironi eliminatori dello stesso Euro2016. Meccanismo che si discosta da quello di Euro2012 per la composizione dei gironi finali, in quanto il ranking non sarà aggiornato coi risultati degli spareggi (probabilmente per la stessa ragione per cui ai Mondiali si è usato il ranking a ottobre e non a novembre 2013, cioè non favorire chi ha disputato i play off rispetto a chi si è qualificato direttamente). Come anticipato, il calcolo dei punti validi per il ranking ha (già) subito una modifica, essendo variati i bonus accordati per le gare valevoli per gli spareggi, i gruppi finali e gli ottavi di finale. Per prima cosa, sono ora identici per Mondiali ed Europei (in precedenza, le gare dei gruppi dei secondi valevano 3.000 punti in più e tanto quanto gli ottavi dei primi); in secondo luogo, sono stati abbassati da 6.000 a 4.000 quelli per gli spareggi e da 9.000 a 8.000 quelli per i gironi degli Europei, e aumentati da 6.000 a 8.000 quelli per i gironi dei Mondiali e da 9.000 a 12.000 quelli per gli ottavi di finale.

IL CAMBIO – Passando dal vecchio al nuovo metodo, 7 nazionali vedono variare la loro posizione nel ranking valido per il sorteggio del prossimo febbraio: tuttavia, per 5 di esse (Israele, Norvegia, Slovacchia, Slovenia, Turchia) il rimescolamento dal 21° al 25° posto non ha effetti pratici rimanendo tutte in 3ª fascia, per il Montenegro la “inversione” coll’Armenia al 28° e 29° posto lo fa scivolare in 4ª (con conseguente salita degli ex sovietici in 3ª). È da precisare che ranking e fasce sono ancora da ufficializzare. Per quanto riguarda l’impiego dei giocatori, le qualificazioni si adeguano a quanto già visto per analoga fase dei Mondiali, colla possibilità di schierare (fino a) 12 giocatori di riserva (di cui 2 portieri), con una lista di gara di 23 nomi (massimi) complessivi (di cui 3 portieri). L’incastro delle norme genera una particolarità per le gare interrotte (tipo Galatasaray-Juventus), le cui prosecuzioni devono essere giocate cogli stessi giocatori in campo e in panchina, non potendo concretamente operare alcuna variazione (sia nelle qualificazioni che nella fase finale). Infine, le norme sui cartellini gialli prevedono una giornata di squalifica dopo ogni ammonizione dispari (eccetto la prima) durante le qualificazioni e dopo ogni pari nella fase finale; tuttavia, le ammonizioni ricevute sono cancellate al termine delle qualificazioni, dei quarti di finale e della finale. Non è scontata la squalifica per cumulo di gialli se l’ammonizione che la farebbe scattare è comminata nell’ultima gara delle qualificazioni ovvero in finale.

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