Il disoccupato querelato da Equitalia per un video su YouTube

08/09/2015 di Redazione

Postare su YouTube un video di critica della società di riscossione dei tributi Equitalia. Essere denunciato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera 8in carica fino al 2014). Finire sotto processo per diffamazione. È la storia di Mauro Merlino, un disoccupato 45enne di Sassuolo (molto attivo sui social network con suoi interventi filmati) che oggi chiama all’appello tutti i cittadini vessati dalle cartelle esattoriali a sostenerlo nella sua battaglia giudiziaria nelle aule del tribunale di Modena. Lo racconta Alessia Pedrielli su Libero:

Secondo Befera Merlino avrebbe danneggiato Equitalia «nella reputazione e nell’onore» con un video di 40 secondi affidato a YouTube, nel quale l’uomo dichiarava che l’ente di riscossione «andrebbe denunciato per istigazione al suicidio». Il processo si terrà il prossimo 28 settembre, a Modena, e potrebbe diventare un evento di portata sociale se le migliaia di chiamate di solidarietà ricevute dal sassolese, si traducessero in presenze concrete davanti al Tribunale, come in tanti hanno promesso. «Non ho le cartelle in sospeso con Equitalia – precisa Merlino -, ho semplicemente espresso una opinione per sensibilizzare tutti su una realtà drammatica, che ho provato di persone».

Ma qual era il contenuto delle immagini? Continua Pedrielli su Libero:

A far andare Befera (300mila euro l’anno di stipendio come direttore dell’Agenzia delle Entrate e oggi presidente dell’organo di Vigilanza Eni) su tutte le furie è un breve video, che l’uomo pubblica per l’appunto su YouTube (ora rimosso), nel quale si parla dei suicidi degli imprenditori sotto il torchio delle tasse. Come, per esempio, Giuseppe Campaniello, l’artigiano bolognese morto nel 2013 per essersi dato fuoco davanti alla Commissione tributaria di Bologna. Poco tempo dopo Equitalia chiese alla vedova di saldare la cartella da 60mila euro rimasta in sospeso.

«Credo di avere il diritto di criticare chi mi mette le mani in tasca e non si confronta mai», ha commentato Merlino.

(Foto di copertina da Facebook)

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