Emmanuel, la nuova versione della moglie Chinyere sull’omicidio di Fermo

15/07/2016 di Redazione

La moglie di Emmanuel, il migrante nigeriano ucciso a Fermo da Amedeo Mancini, ha cambiato parzialmente la versione sull’omicidio. Chinyere avrebbe modificato la prima testimonianza, anche se il suo avvocato minimizza le differenze tra le due versioni. Libero e il Giornale invece si sono scatenati sottolineando come l’aggressione fisica sarebbe stata iniziata dalla coppia di nigeriani dopo l’insulto razzista di Mancini.

MORTE DI EMMANUEL, LA NUOVA VERSIONE DI CHINYERE

Emmanuel Chidi Namdi è morto dopo aver subito un pugno da Amedeo Mancini, l’italiano che aveva in precedenza insultato il migrante nigeriano e la moglie Chinyere chiamandoli scimmie. Sono questi i punti fermi dell’omicidio di Fermo, nelle Marche, un delitto che ha scosso l’Italia per la sua matrice razzista. Sui giornali da diversi giorni sono raccontate diverse testimonianze che smentirebbero la versione iniziale. Mentre Amedeo Mancini si trova ancora in carcere, Chinyere è stata di nuovo interrogata dai magistrati. Il suo racconto, come scrivono Corriere della Sera e La Repubblica, è parzialmente diverso dalla prima versione fornita subito dopo l’omicidio. La moglie di Emmanuel ha detto di non esser più sicura sul lancio del paletto stradale effettuato dall’assassino di suo marito. In realtà potrebbe esser stato Emmanuel a tirarlo contro Mancini durante la colluttazione.

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Su La Repubblica il legale della moglie di Emmanuel, Letizia Astorri, rimarca come la sua assistita non abbia ritrattato e neppure modificato versione. Il quotidiano spiega però come l’eventuale lancio del paletto aggraverebbe la posizione di Mancini, al momento in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale con l’aggravante dell’odio razziale. Aver brandito il paletto potrebbe indicare una volontà di uccidere, esserne stato colpito renderebbe probabilmente meno grave la sua reazione agli occhi dei magistrati. Su Il Giornale e Libero, che hanno lanciato una sorta di campagna contro la strumentalizzazione buonista dell’omicidio di Fermo, si enfatizza in modo particolare la reazione aggressiva di Emmanuel e sua moglie, confermata da diversi testimoni. Dopo l’insulto razzista la coppia avrebbe ripetutamente colpito Mancini, che per difendersi ha poi sferrato il pugno che ha ucciso il migrante nigeriano.

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