Elezioni Spagna 2016: cosa succede dopo la vittoria del PP di Rajoy

27/06/2016 di Andrea Mollica

Elezioni Spagna 2016, guida ai risultati.

Dopo le elezioni Spagna 2016 il quarto Paese dell’eurozona rimane ancora senza governo, anche se il rafforzamento del PP del presidente del governo Mariano Rajoy e l’indebolimento di Podemos sembrano aumentare le chance di formare un esecutivo.

ELEZIONI SPAGNA 2016 I RISULTATI

Il PP di Mariano Rajoy è la forza uscita più rafforzata dalle dodicesime consultazioni per il rinnovo delle Cortes Generales. Al Senato i popolari hanno ottenuto la maggioranza assoluta, mentre al Congresso dei deputati, la camera più importante visto che è l’unica a dare la fiducia al governo, la formazione di Mariano Rajoy ha ottenuto 137 seggi. Una crescita di 14 deputati rispetto alle elezioni del 20 dicembre 2015, un rafforzamento del PP che rimane però ancora molto lontano dalla maggioranza assoluta del Congresso dei deputati, fissata a quota 176. Il PSOE è riuscito a mantenere la seconda posizione, ottenendo 85 seggi, mentre la lista unitaria tra Podemos e Izquierda Unida è stata la grande delusione della serata. Rilevata dai sondaggi come possibile grande sorpresa del voto, il cartello di sinistra si è fermato a 71 seggi, lo stesso risultato delle ultime elezioni. Male anche Ciudadanos, che passa da 40 a 32 seggi.

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ELEZIONI SPAGNA 2016 COSA SUCCEDE DOPO IL VOTO

Mariano Rajoy potrebbe essere confermato presidente del governo grazie alla crescita del PP, ma i rapporti di forza al nuovo Congresso dei deputati non sembrano facilitare la formazione di una nuova maggioranza. Le forze a destra del centro, il PP, Ciudadanos e i nazionalisti baschi, hanno insieme 174 voti, quindi due in meno rispetto alla maggioranza assoluta. In Spagna basta una maggioranza relativa per avviare un governo, ma le forze a sinistra del centro e quelle indipendentiste ostili al nazionalista PP, benchè non si possano unire tra loro, sono ancora maggioritarie e potrebbero bloccare l’avvio di un nuovo governo Rajoy. Il partito di Albert Rivera ha sempre detto di non voler sostenere Mariano Rajoy come presidente del governo, così come il PSOE di Pedro Sanchez. Difficile però pensare che la Spagna possa ritornare per la terza volta al voto in un anno, visto che appare chiaro come non si possa formare un governo senza il PP. Era vero nelle elezioni di fine 2015, è una sensazione ancora più forte dopo il voto del 26j, il 26 giugno.

ELEZIONI SPAGNA 2016 LA SCONFITTA DI PODEMOS E CIUDANOS

Un dato che rafforza le chance di formazione di un esecutivo del PP, con probabile presidente del governo Mariano Rajoy, è la pronunciata flessione delle nuove forze della politica spagnola. In un’elezione caratterizzata da una pressochè identica affluenza si nota come Podemos ha perso circa un milione di voti con il cartello formato insieme a Izquierda Unida, mentre Ciudadanos ha subito una flessione di 400 mila voti. Il PP è cresciuto di circa 700 mila preferenze, mentre il PSOE ha conquistato 100 mila voti in più. Gli spagnoli hanno parzialmente bocciato un cambiamento del loro sistema che finora non ha permesso la governabilità, favorendo le forze tradizionali, che benchè appaiano comunque piuttosto logorate, rimangono il perno del sistema politico iberico.

Un’ulteriore indix

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