Elezione presidente della Repubblica, Franco Bassanini: la scheda

Elezione presidente della Repubblica, Franco Bassanini: la scheda

• Nato a Milano il 9 maggio 1940
• Età: 74 anni

• La biografia:Franco Bassanini diventa professore di diritto costituzionale negli anni settanta, e affianca il suo impegno politico alla carriera accademica. Esponente di rilievo del Partito socialista milanese, Franco Bassanini diventa per la prima volta parlamentare nel 1979. Eletto deputato nelle file del Psi, Bassanini diventa uno dei punti di riferimento della sinistra socialista, i “lombardiani”, che si oppongono al nuovo corso moderato seguito dal segretario Bettino Craxi. Espulso dal Psi per le sue accese critiche al coinvolgimento di diversi compagni del suo partito in scandali di diversa natura, tra cui l’affiliazione alla P2, Franco Bassanini si avvicina all’allora Pci diventando deputato come indipendente nelle file comuniste. Eletto alla Camera e al Senato fino alle elezioni del 2006, prima nelle liste del Pci e poi con il Partito democratico della Sinistra, formazione a cui aderisce diventando immediatamente uno dei suoi dirigenti di spicco, Franco Bassanini viene nominato ministro della Funzione pubblica e degli Affari regionali nel 1996. Dopo l’esperienza nell’esecutivo di Romano Prodi, diventa sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel primo governo di Massimo D’Alema. Nel secondo esecutivo di D’Alema e nel governo Amato Franco Bassanini torna all’incarico di ministro della Funzione pubblica, per seguire la semplificazione della macchina amministrativa introdotta da un pacchetto di norme con il suo nome. Nel 2001 fonda un centro studi, Astrid, insieme a Giuliano Amato, e dopo la conclusione della sua esperienza governativa accumula diversi incarichi prestigiosi, come la nomina in diversi enti apicali dello Stato francese. Nel 2007 entra nel consiglio di amministrazione di Cassa depositi e prestiti, l’istituto di gestione del risparmio postale di cui Franco Bassanini diventa presidente nel 2008. Oltre a Cdp l’ex ministro della Funzione pubblica è un dirigente di diversi fondi di investimento a maggioranza pubblica, partecipati da diversi enti nazionali e internazionali, come Fondo InfraMed. La moglie di Franco Bassanini è Linda Lanzillotta, in passato ministro e attuale vicepresidente del Senato della Repubblica.

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• PRO:Franco Bassanini è una personalità chiaramente collocata nel centrosinistra, ma che grazie al suo profilo tecnico ha acquisito un notevole consenso anche in ambienti estranei ai suoi partiti di riferimento, come mostra la conferma alla presidenza di Cassa depositi e prestiti avvenuto durante l’epoca Berlusconi, o la nomina nella commissione di riforme promossa dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, esponente dell’allora Pdl. Franco Bassanini ha coltivato un rapporto di stima e vicinanza con Matteo Renzi durante l’ascesa del sindaco di Firenze ai vertici della politica nazionale, tanto che il suo nome circolò per l’incarico di ministro dell’Economia. Franco Bassanini ha espresso supporto per diverse iniziative dell’attuale governo in qualità di presidente di Cassa depositi e prestiti. La sua provenienza dal mondo diessini potrebbe facilitare una sintesi tra le diverse anime del Partito Democratico, anche tra quelle più ostili a Renzi.
• CONTRO:Franco Bassanini è una personalità prestigiosa che però non ha mai svolto incarichi apicali a livello politico. Il suo profilo di politico con una forte autorevolezza tecnica ne fanno un candidato al Quirinale molto diverso dai precedenti presidenti della Repubblica. Gli undici capi dello Stato eletti dal 1946 al 2013 hanno tutti in comune esperienze politiche di primo piano quali la guida delle due assemblee legislative, Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, ministeri apicali come Interni, Esteri, o Economia, o la stessa presidenza del Consiglio. Non avendo un profilo politico così netto Franco Bassanini appare un candidato poco rassicurante per le diverse anime di Partito Democratico, Forza Italia così come degli altri partiti della maggioranza di governo che temono un presidente della Repubblica troppo vicino a Matteo Renzi.