«Il virus Zyka? I bambini malati perché sono conquistadores reincarnati»

13/05/2016 di Redazione

Eleonora Brigliadori su scienza e medicina ha idee tutte sue e non ne fa certo mistero. Ma se volete conoscere la summa delle sue scoperte in ambito medico-scientifico vi consigliamo questa intervista a Lettera Donna di Elle, dove in pratica “risolve” gran parte dei mali del nostro secolo in maniera che si potrebbe persino definire geniale, se non fosse che le persone ci muoiono. Capita per esempio quando parla delle cause del virus Zyka, da lei così individuate

D: Dunque lei crede nella reincarnazione?
R: Sì, e basterebbe studiare i nessi karmici di Steiner per capire che c’è un collegamento con la diffusione del virus zyka. I bambini nati microcefali sono le reincarnazioni dei conquistadores che tra Cinquecento e Seicento colonizzarono il Sud America. Le anime rinascono infatti in determinate condizioni, proprio per risolvere cause passate. Dalle malattie nasce sempre qualcosa di buono.

Certo.

ELEONORA BRIGLIADORI E IL CANCRO

Il percorso da studiosa di Eleonora Brigliadori nasce da un cancro sconfitto, una “auto-guarigione da un carcinoma al fegato che l’aveva colpita nel 1996 e che se n’è andato quando, racconta, il virus dell’epatite l’ha metabolizzato”. Da qui la Brigliadori si appassiona a teorie suggestive sulla nascita dei grandi mali del nostro secolo, cancro in primis, abbracciando alcune teorie già note ai più come quella di Hamer, tristemente nota per alcune tragiche cronache di qualche tempo fa. Secondo Hamer (e lei) questi mali deriverebbero da condizioni interne e conflitti irrisolti. Tanto per dire

R: Aristotele diceva ‘verum scire est scire per causas’. Occorre prima di tutto capire la causa del male, ma questo i medici non lo dicono. Ogni tumore ha una causa diversa, ma spesso è la paura. Chi non fuma può morire di cancro ai polmoni se circondata da fumatori, se si convince che sia il fumo a fare venire il cancro e continua ad attivare la paura di ammalarsi. Per la chemio è lo stesso: aumenta la paura e porta la gente a morire. Soprattutto perché in quello stato non riesce più a guarire.

Ma non basta

R: Esatto, le cosiddette metastasi sono la prova. Come si può pensare che una ‘cura’ che fa cadere i capelli possa aiutare a guarire? Chissà, forse sono viva perché amo i miei capelli… E Umberto Veronesi è un medico che usa un metodo sapendo che è sbagliato… L’ho visto chiedere consigli a un famoso medico omeopata e poi invece ai pazienti propina la chemio, solo per i suoi sporchi interessi. È un agire demoniaco, perché spaccia l’idea che dopo cinque anni senza tumore ci si possa ritenere guariti e invece in moltissimi casi il male si ripresenta. Guarire significa aver compreso i nessi causali di una malattia e liberarsi dalla paura. La medicina invece finge di non sapere

Eleonora Brigliadori ha idee abbastanza chiare anche sulla diffusione di famose pandemie dei secoli scorsi

R: Il tifo si è diffuso a Napoli, città dove si vive così, un po’ alla giornata. Dopo le epidemie le coscienze si sono risvegliate e sono arrivate le rivoluzioni. Stessa storia per la malaria, che colpisce gli uomini con un ego smisurato i quali, se sopravvivono, diventano più moderati e meno aggressivi nei confronti dei loro simili. Il vaiolo, invece, arrivava dopo le guerre e aiutava le persone a capire l’importanza dell’amore. Siamo quello che siamo perché abbiamo superato infiniti disagi e malattie la logica dei vaccini rischia di distruggere il lavoro di millenni.

Poteva mancare l’Hiv?

D: È così anche per l’Hiv?
R: Questa è un’etichetta data a fenomeni che hanno in realtà cause complesse nel non amore, buona solo per vendere pillole.

E per concludere

D: E i tumori sono un evento positivo?
R: Sì, se presi come occasione per capire quale aspetto della realtà non abbiamo considerato giustamente.

Apposto.

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