Elena Ceste: la difesa di Michele Buoninconti parla di possibile suicidio

27/01/2017 di Redazione

Elena Ceste non è stata uccisa da Michele Buoninconti, ma si è suicidata. Con questa tesi i legali del marito della donna piemontese stanno cercando di evitare la conferma della condanna a 30 anni di carcere inflitta in primo grado al vigile del fuoco per l’omicidio della moglie. L’avvocato Giuseppe Marazzita ha spiegato a margine dell’udienza in Corte d’Assise d’Appello di Torino come i pubblici ministeri non siano riusciti a provare che la morte di Elena Ceste sia avvenuta per omicidio. I legali di Michele Buoninconti si sono detti convinti di riuscire a provare come la donna non sia stata uccisa. Secondo loro Elena Cesta si sarebbe suicidata, una conclusione che sarebbe rafforzata dalla mancanza di prove per l’omicidio. La causa del soffocamento, rimarca il legale Marazzita, è stata determinata per esclusione di altre motivazioni. Le perizie psichiatriche condotte su Elena Ceste indicherebbero inoltre che fosse in condizioni tali da adottare comportamenti autolesionistici, fino allo stesso suicidio ipotizzato dai legali di Buoniconti come causa della sua morte. Le intercettazioni telefoniche del condannato sono state definite gossip.

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Foto copertina: Facebook

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