L’elemosiniere del Papa replica a Salvini con un sorriso: «Pagherò io anche le sue bollette»

13/05/2019 di Redazione

Sin dal pomeriggio di ieri, il gesto del cardinale Konrad Krajewski è diventato il nuovo messaggio di speranza e di misericordia nei confronti degli ultimi. L’elemosiniere di Papa Francesco, su suggerimento dello stesso pontefice, ha ridato la luce al palazzo “Spin Time”, nel centro di Roma, occupato da 450 persone che avevano accumulato un debito di 300mila euro con la società che gestisce l’energia elettrica.

L’elemosiniere del Papa risponde a Salvini

Oggi, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, Konrad Krajewski ha voluto replicare con un sorriso anche a Matteo Salvini che, nella giornata di ieri, ne aveva fatto oggetto di attacchi nel corso dei suoi comizi elettorali. «Ha riattaccato la luce? – aveva detto il ministro dell’Interno – Ora paghi anche le bollette».

E quelle bollette – stando a quanto affermato dall’elemosiniere, verranno pagate: «Da questo momento in poi, pagherò io le bollette – dice Konrad Krajewski -. Anzi, se vuole pagherò anche le sue». Il polacco di 55 anni è stato nominato da un papa Francesco appena asceso al soglio di Pietro. Da quel momento in poi, con il suo furgoncino, gira per Roma, alla ricerca degli ultimi, ai quali dona coperte e generi di conforto. Il mandato conferitogli dal papa è stato sin da subito chiarissimo: non aspettare che qualcuno bussasse alla sua porta, ma andare in prima persona a portare il suo aiuto.

La battaglia accanto agli ultimi dell’elemosiniere del Papa

«Conoscevo bene la situazione di quel palazzo – ha detto l’elemosiniere – perché già in passato abbiamo offerto soccorso. Stiamo parlando di esseri umani. Roma è anche questo, basterebbe andarsi a fare un giro nelle stazioni. Dove sono finiti i diritti umani dell’Europa?».

Konrad Krajewski si è calato nel tombino dove era allacciata l’energia elettrica e ha staccato i sigilli. Adesso attenderà l’intervento della società che gestisce la corrente per risolvere la situazione. «Lì dentro ci sono i bambini. Prima di parlare delle bollette bisognerebbe chiedersi perché sono lì».

FOTO: ANSA / FABIO FRUSTACI

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