Storia di Tiziana Marchese, l’edicolante che ha scelto di non vendere più Libero

23/04/2020 di Redazione

Si moltiplicano le iniziative in tutta Italia, dopo le frasi di Vittorio Feltri nel corso della trasmissione Fuori dal Coro. L’editorialista del quotidiano, infatti, ha affermato che per alcuni versi «i meridionali sono inferiori», commentando le polemiche sulla gestione dell’emergenza coronavirus da parte della Lombardia. Tra queste iniziative, spicca – soprattutto per la viralità del suo messaggio sui social network – quella di Tiziana Marchese, l’edicolante che non vende Libero. Il cartello esposto di fronte al suo esercizio commerciale, infatti, parla piuttosto chiaramente.

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Edicolante che non vende Libero, il messaggio diffuso su Facebook

«Sono Tiziana Marchese – si presenta su Facebook -, titolare di una libreria edicola a Montalto Uffugo in provincia di Cosenza che si trova in Calabria. Sono una cittadina italiana. Mi permetto discrivere direttamente poiché sentir parlare il ‘Dottor’ Vittorio Feltri di noi del SUD utilizzando certi termini è scandaloso. Con tutto il rispetto per la libertà di stampa e di opinione, mi pare che qui si tratta di un atteggiamento razzista proclamato da un personaggio pubblico molto influente».

La sua iniziativa è molto chiara: nella sua libreria affiliata a Mondadori – che la titolare sottolinea essere un gruppo editoriale con sede a Milano, città aperta e democratica – che svolge anche il ruolo di edicola, non si venderà più il quotidiano Libero: «Oggi informerò i miei clienti, gente del sud e non solo, che il giornale Libero non verrà venduto da me, perché non è giusto arricchire gente che non ci porta rispetto».

Il suo messaggio sui social network è stato condiviso da migliaia di persone. Moltissimi i commenti delle persone che hanno cercato di sostenere la sua iniziativa, sia clienti abituali della libreria, sia utenti dei social network che mai, forse, avranno la possibilità di visitare il comune di Montalto Uffugo.

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