Ecco chi è il deputato beccato a guardare le prostitute sull’iPad in Parlamento

01/02/2011 di Dario Ferri

Si chiama Simeone Di Cagno Abbrescia, è l’ex sindaco di Bari. E se la dovrà vedere con la moglie

“No, ancora non l’ho sentita perche’ sono in aula e stiamo votando. Ma si’, certo, le dovro’ spiegare, me la dovro’ vedere con lei…”. La signora con cui il deputato del Pdl, Simeone Di Cagno Abbrescia, 67 anni, ex-sindaco di Bari, se la dovrà vedere è la moglie.

COLPITO E AFFONDATO – E’ lui il parlamentare beccato dai fotografi in tribuna a rimirare una pagina a luci rosse sul suo iPad durante una seduta dell’aula di Montecitorio. La foto è stata scattata martedi’ 26 gennaio durante la discussione sulla mozione di sfiducia al ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi.  Il deputato del Pdl, parlando con l’Adnkronos, si difende cosi’:

“Innanzitutto non e’ vero che c’era seduta in quel momento, eravamo in una pausa dei lavori. Mi ricordo, era mattina presto. In secondo luogo, questo e’ lo scotto che dobbiamo pagare noi che non siamo abituati a navigare sul computer, a usare questo nuovo Ipad”.
Non sapra’ navigare, ma sul sito hard come ci e’ finito?
“Era uno spot, una pubblicita’ di quelle che compaiono all’improvviso. E’ stata una cosa di un istante. Figuriamoci -dice l’onorevole- se mi metto a cercare i siti porno… Io stavo guardando le agenzie di stampa e i siti dei quotidiani e poi e’ apparsa questa pagina all’improvviso”.
All’improvviso?
“Si’, si’ all’improvviso. E’ stata una cosa di un attimo e si’, mi ci sono soffermato un secondo, e’ stato cosi’, per una leggerezza…”.

Di Cagno ammette che la cosa non fa fare una bella figura ai politici, visti poi i tempi che corrono: “Si’, in effetti. Mi dispiace anche perche’ in questo momento noi parlamentari non e’ che siamo tanto ben visti, ma e’ stata davvero una leggerezza in un momento di pausa dei lavori”.

QUALCHE UTILE CONSIGLIO – La storia della pagina di pop up che si apre per errore è credibile, ma un pochino abusata. Già che ci siamo, diamo qualche consiglio a qualche altro povero parlamentare per non farsi beccare la prossima volta, visto che siamo veri esperti di imboscamento: mettere l’iPad sempre sotto il banco, così si evitano anche gli sguardi indiscreti dei vicini scrocconi. Andare in bagno se il momento si fa caldo. Sdraiarsi per terra con l’ipad rivolto verso la faccia così non vede nessuno. E soprattutto, frequentare siti di maggior classe, che diamine: quello di Di Cagno è veramente dozzinale. Ma soprattutto, se l’Onorevole viene beccato di nuovo, può sempre giocare la carta più adatta in questi casi: dica che stava raccogliendo materiale per una denuncia. Di solito funzione.

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