E’ allarme stupri virtuali… di nuovo

01/04/2010 di Stefano Morciano

Ennesima polemica su RapeLay, il controverso videogioco giapponese che simula violenze sessuali, e di cui tutti hanno già parlato un sacco di volte

Scandalo: lo sapevate che c’è un videogioco, in Giappone, in cui il protagonista deve riuscire ad avvicinare e stuprare alcune ragazze? Probabilmente sì, lo sapete già, visto che se ne è parlato – fin troppo – lo scorso febbraio, e visto che è stato al centro di grandi polemiche nel maggio dell’anno scorso, e visto che è un gioco del 2006. Curiosamente, ad essere poco informata stavolta è la CNN, che ha deciso quindi di riproporci l’ormai classico allarme stupri virtuali, con tutti i suoi inevitabili elementi a corredo: il riassunto del gameplay, l’opinione dell’esperto di censura contrario a certi giochi, l’opinione dell’esperto di certi giochi contrario alla censura, lo spiegone sugli “hentai” di cui il Giappone è sempre traboccante.

L’ETERNO RITORNO – E ovviamente non può mancare la riflessione standard su quando un videogioco va troppo oltre, in questo caso sottilmente introdotta dalla domanda: “Quand’è che un videogioco va troppo oltre?” Bè, ad esempio quando i giornali continuano a spacciarlo come un caso allarmante a quattro anni di distanza dall’uscita e, soprattutto, a un anno di distanza dal ritiro dagli scaffali di tutto il mondo. Decisamente troppo oltre per la pazienza di chiunque.

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