Donald Trump all’assalto dei media

17/02/2017 di Andrea Mollica

Donald Trump ha tenuto una conferenza stampa non prevista, durata oltre un’ora, in cui si è confrontato in modo particolarmente acceso con i giornalisti. Diversi media definiscono il confronto coi media come il più accesso e aggressivo della storia per quanto riguarda un presidente Usa. The Donald ha fatto quello che sa fare meglio, ovvero attaccare in modo verbalmente molto efficace un avversario.  Hillary Clinton e gli altri candidati alle primarie repubblicane sono ormai spariti dalla scena, e il confronto si è svolto con i media, come suggerito tra l’altro dal suo consigliere più importante, Steve Bannon. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato una notizia falsa tutta la vicenda dei suoi rapporti con la Russia, scontrandosi più volte con diversi giornalisti di importanti testate come CNN e BBC. Trump ha anche dibattuto in modo acceso sui suoi rapporti con gli afro-americani, negando vigorosamente di esser antisemita. Il tono della conferenza stampa è stato davvero peculiare per un presidente, come notato praticamente da tutte le principali testate internazionali. Trump ha perfino detto una bugia smentita in diretta: il presidente ha affermato di aver ottenuto la più grande vittoria nel Collegio elettorale dai tempi di Reagan, una chiara falsità. Quando un giornalista gli ha ricordato che solo George W Bush avesse ottenuto meno grandi elettori dei suoi 304, o 306 visti i due voti mancanti, Trump ha prima corretto l’affermazione dicendo che si riferiva solo ai presidenti repubblicani, e poi circoscritto a un’informazione data da altre persone. Donald Trump ha rimarcato come la sua amministrazione abbia ereditato un casino a livello interno come internazionale, e come stia procedendo tutto bene, a differenza di quanto raccontino i media. L’annuncio più importante è stato relativo a un nuovo decreto esecutivo sull’immigrazione, che arriverà settimana prossima. Trump ha ribadito come il divieto di ingresso fosse una buona decisione, criticando di nuovo la magistratura per averlo bloccato.

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