La teoria complottista su Donald Trump nato in Pakistan e presidente illegittimo

15/11/2016 di Redazione

Donald Trump è nato in Pakistan, sarebbe stato portato in Inghilterra da una famiglia di Londra e da lì sarebbe poi stato adottato dalla famiglia Trump. La nascita di Trump in un territorio diverso dagli Stati Uniti renderebbe quindi la sua presidenza incostituzionale. La bizzarra teoria complottista, simile a quella dei birther contro Obama, è stata diffusa più volte da una TV pakistana.

DONALD TRUMP NATO IN PAKISTAN

Neo News è un organo di informazione del Pakistan che sta diffondendo da diverse settimane una bizzarra teoria complottista su Donald Trump, ripresa da Spiegel Online. Il futuro quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti si chiamerebbe in realtà Dawood Ibrahim Khan e sarebbe venuto al mondo nella valle di Shawal, nel nord Waziristan. Dawood Ibrahim Khan sarebbe vissuto nel nord del Pakistan fino all’infanzia, dove frequentava una scuola coranica, e si sarebbe trasferito a Londra dopo la morte dei suoi genitori grazie all’aiuto di un ufficiale dell’esercito britannico.

LEGGI ANCHE L’insediamento di Donald Trump, il 45esimo presidente degli Stati Uniti

LEGGI ANCHE

La prima intervista di Trump da presidente. «Via 3 milioni di clandestini, niente prigione per Hillary Clinton»

DONALD TRUMP COMPLOTTISMO PAKISTAN

La teoria complottista, rimarca Spiegel Online, è particolarmente popolare in Pakistan, anche per le posizioni di Donald Trump. Il president-elect è assai conosciuto nei Paesi musulmani per le sue posizioni particolarmente ostili alla religione islamica, con tanto di promessa sul divieto di ingresso negli Usa per i seguaci di questo culto. Neo News utilizza come prova dell’origine pakistana di Trump una foto di un bambino pashtun biondo, di pelle chiara, e con una vaga somiglianza con The Donald.

DONALD TRUMP BIRTHER

L’aspetto divertente di questa teoria complottista, ovviamente infondata, è l’analogia con la tesi anti Obama che ha fatto sfondare Donald Trump nell’elettorato repubblicano. Nel 2011 il miliardario diventò il leader del cosiddetto birther movement, la campagna che richiedeva il rilascio del certificato di nascita del presidente Obama. Secondo la Costituzione Usa solo chi è nato negli Stati Uniti può svolgere l’incarico di capo dello Stato, e i birther contestavano la legittimità dell’elezione di Obama.

Share this article