Il grazie di Amanda Knox a Donald Trump per la battaglia in sua difesa

11/11/2016 di Redazione

Amanda Knox e Donald Trump sono due tra gli americani più famosi nel nostro Paese. La protagonista di un noto fatto di cronaca e il presidente-eletto degli Stati Uniti sono legati l’uno con l’altra. Nel 2011 Donald Trump si era pubblicamente schierato in difesa di Amanda Knox, che l’ha più volte pubblicamente ringraziato, come si può vedere anche nel discusso documentario realizzato sulla sua storia e disponibile su Netflix.

DONALD TRUMP E IL BOICOTTAGGIO CONTRO L’ITALIA PER AMANDA KNOX

Donald Trump ha tentato diverse volte di lanciarsi in politica, ma il suo successo crescente che l’ha poi portato a diventare il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti è iniziato nel 2011, quando aveva polemizzato contro l’illegittimità dell’elezione di Obama, in quanto non nato negli Usa. Grazie a quella polemica Donald Trump era riuscito a dominare i media americani, come fatto poi negli anni successivi. Trump, all’epoca acnche presentatore TV di successo, interveniva spesso nei programmi di informazione su un altro caso che appassionava l’opinione pubblica Usa: la condanna di Amanda Knox.

Donald Trump Amanda Knox
Sceeenshot di Twitter

The Donald si era speso in numerose interviste in sua difesa, e si era spinto fino a chiedere il boicottaggio dell’Italia in caso di condanna ingiusta della giovane americana.

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IL GRAZIE DI AMANDA KNOX A DONALD TRUMP

L’incessante attività mediatica di Donald Trump in favore di Amanda Knox sarebbe stata affiancata anche da un sostegno finanziario rivolto alla famiglia della ragazza, che si è trovata in bancarotta per affrontare le spese legali per il processo in Italia. Nel discusso documentario su Amanda Knox realizzato per Netflix la ragazza statunitense ringrazia esplicitamente l’allora candidato repubblicano alla presidenza degli Usa per l’aiuto offerto.

Trump si era spinto a definire i magistrati che l’indagavano dei maniaci, rimarcando l’assoluta innocenza e mancanza di prove contro Amanda Knox.

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