Non solo don Biancalani: a Ostia il prete pro-migranti non piace a CasaPound

Lo scorso 16 luglio aveva portato un gruppo di circa 80 rifugiati in spiaggia, per regalare loro una giornata di relax. L’iniziativa di don Franco De Donno è stata simile a quella di don Massimo Biancalani, il sacerdote di Pistoia finito nel mirino di Forza Nuova per il suo gesto in favore dei migranti. Ma non è stata l’unica: don Franco è un sacerdote che si è sempre fatto accompagnare dall’impegno politico, tanto da decidere di candidarsi a presidente del Municipio X di Ostia, commissariato da due anni e che si recherà alle urne nel prossimo autunno.

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DON FRANCO DE DONNO, LA PROTESTA DI CASAPOUND

E CasaPound non ci sta. Ieri, prima della messa di commiato di don De Donno dalla comunità di cui è vice-parroco (in attesa della decisione del Vicariato che dovrà sospenderlo a divinis – non si sa se provvisoriamente o definitivamente – per permettergli di portare avanti il suo eventuale mandato politico), gli hanno fatto trovare uno striscione – sorretto da un gruppo di militanti – con su scritto: «De Donno, prete candidato/comizi in chiesa e prima l’immigrato».

Dalla pagina Facebook ufficiale di CasaPound Italia, il movimento lancia il suo appello: «È discutibile la scelta di un prete di scendere in politica – ha spiega Luca Marsella, candidato di CasaPound ad Ostia – ma è inaccettabile che DeDonno faccia comizi in una chiesa». Al sacerdote viene rimproverato non solo il suo impegno politico, ma anche alcune iniziative organizzate insieme ai centri sociali (come il Baobab) oppure alcuni suoi gesti clamorosi. Come quando si rifiutò di benedire la targa di Alberto Giaquinto, militante del MSI ucciso negli anni ’70. 

DON FRANCO DE DONNO, CASAPOUND CONTESTA LE SUE SCELTE

«Sono note a tutti le sue posizioni immigrazioniste – ha aggiunto Carlotta Chiaraluce, portavoce di CasaPound nel X Municipio – dalla difesa degli occupanti dell’ex colonia Vittorio Emanuele al sostegno agli accampamenti abusivi dei rom. Risale a un mese fa la provocazione del parroco che in risposta al nostro blitz anti abusivi sulle spiagge ha strumentalizzato 80 immigrati portandoli a fare al bagno al mare. Ci chiediamo infine come un uomo che ha tradito la fiducia dei suoi parrocchiani – ha concluso Chiaraluce – possa prendere un impegno politico».

Un altro caso simile a quello di don Biancalani, dunque, con un sacerdote vicino ai migranti preso di mira da movimenti dell’ultradestra? Sì, anche se in questo caso c’è una sfumatura in più: la candidatura di don De Donno con la lista civica Laboratorio Civico Municipio X rende il tutto più vicino a uno scontro politico in senso stretto. Non sono mancate le polemiche, comunque, per il presidio di CasaPound di ieri davanti alla parrocchia di Santa Monica a Ostia. E se davvero i movimenti di destra prenderanno di mira tutti i sacerdoti che portano avanti iniziative pro-migranti, si annuncia un autunno carico di tensione.

(FOTO da pagina Facebook CasaPound Italia)

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