Dolce & Gabbana: le scuse (con cinque mesi di ritardo) per quei «figli sintetici»

Arrivano dopo diverso tempo le scuse della coppia di stilisti italiani Domenico Dolce e Stefano Gabbana che a marzo si erano espressi contro la procreazione medicalmente assistita e l’adozione per le coppie gay. Ora Domenico Dolce, in una intervista su Panorama, si scusa: «Le mie parole erano inadeguate».

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DOLCE E LE SCUSE VIA PANORAMA

– Dolce si era detto contrario ai figli nati da madri surrogate, definiti «figli della chimica» e «bambini sintetici».

Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre. Procreare deve essere un atto d’amore, oggi neanche gli psichiatri sono pronti ad affrontare gli effetti di queste sperimentazioni

«Mi dispiace tanto – ha spiegato Dolce su Panorama, frasi riprese anche dal Corriere della Sera – Non volevo offendere nessuno». «Ho fatto un esame di coscienza. Ho parlato a lungo con Stefano di questo argomento e mi sono reso conto che le mie parole erano inadeguate». Anche chi è nato da procreazione medicalmente assistita è quindi per la coppia di stilisti «solo un bambino». «Non c’è bisogno di etichette, etichette per bambini».
Molte star, nonché clienti, hanno boicottato la maison dopo quelle dichiarazioni: fra queste Elton John, Ricky Martin, Madonna e Victoria Beckham. Inutile dire il giudizio della “repentinità” sui social:

(in copertina foto ANSA/FLAVIO LO SCALZO)

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