I testi di circolari e ordinanze, a volte, possono creare confusione. Ma questo non è il caso della circolare del Ministero della Salute che parla anche degli esami autoptici in tempo di Coronavirus. Il documento, infatti, spiega abbastanza chiaramente quali siano le indicazioni – quindi nessun obbligo o divieto – nella gestione delle procedure nei confronti delle vittime del Coronavirus. Eppure qualcuno ha frainteso un testo scritto in un italiano molto semplice e piuttosto chiaro, accusando il governo di aver ordinato il divieto di autopsia.
LEGGI ANCHE > Le ultime nove bufale sui rimedi anti-coronavirus smentite dal Ministero della Salute
La vicenda, straordinaria per trama e svolgimento (finito completamente fuori tema) è partita da alcuni tweet social ed è stata ripresa anche da alcune testate online che hanno gridato allo scandalo. Come spiega anche David Puente su Open, però, si tratta di puro populismo e creatività nell’interpretazione di una circolare che, in realtà, non cita da nessuna parte il divieto di autopsia sui morti Covid-19. Andiamo a leggere cosa c’è scritto nel documento che ha creato così grande scalpore (e disinformazione).
Nel testo della circolare firmata dal Ministero della Salute – è possibile trovare la versione integrale a questo link – vengono fornite solamente indicazioni sugli esami autoptici da eseguire sulle vittime Covid-19. Come possiamo leggere, non si parla in alcun caso di divieto di autopsia, ma vengono forniti dei parametri entro i quali ci si può muovere autonomamente, senza vincoli né obblighi. Basta leggere i primi due punti del capitolo C del documento.
1 – Per l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati di COVID-19, sia se deceduti in corso di ricovero presso un reparto ospedaliero sia se deceduti presso il proprio domicilio.
2 – L’Autorità Giudiziaria potrà valutare, nella propria autonomia, la possibilità di limitare l’accertamento alla sola ispezione esterna del cadavere in tutti i casi in cui l’autopsia non sia strettamente necessaria. Analogamente le Direzioni sanitarie di ciascuna regione daranno indicazioni finalizzate a limitare l’esecuzione dei riscontri diagnostici ai soli casi volti alla diagnosi di causa del decesso, limitando allo stretto necessario quelli da eseguire per motivi di studio e approfondimento.
Continuando a scorrere nel testo, si ricorda agli operatori di eseguire gli esami autoptici ricordandosi di ottemperare a tutte le misure di sicurezza per scongiurare la diffusione dei contagi. Insomma, nessun divieto di autopsia riferito ai morti Covid-19. Eppure questo è scritto chiaramente negli stessi documenti condivisi dai complottisti per sostenere la loro (falsa) tesi. Mai fermarsi al titolo, leggere sempre tutto e cestinare queste teorie quando sono palesemente forzate.
(foto di copertina: da teso circolare del Ministero della Salute)