“Dio perdona la Banda no”. Romanzo criminale diventa una t-shirt

Il Libanese, Dandi, il Freddo e altri personaggi dell’organizzazione criminale immortalati su magliette diventate in breve tempo un must

Come lo scorso anno la Banda della Magliana diventa un fenomeno di costume; in alcuni  negozi di Roma, da pochi giorni, è possibile trovare delle t-shirt che e gia’ vanno a ruba, sei magliette dedicate alla banda della Magliana. Quella raccontata nella seconda serie televisiva di ‘Romanzo criminale’. I protagonisti sono gli attori ormai ribattezzati come il Freddo, il Libanese, il Dandi e Bufalo, immortalati in una ‘edizione limitata’ di t-shirt lanciate da Joe Rivetto. In realtà nell’estate 2009 era possibile in un piccolo stand del lungotevere allestito come ogni anno per l’estate romana, trovare  magliette simili. Sto indossando quella di Patrizia ad esempio proprio mentre scrivo, e nella foto ecco quella del Dandi.

ROMANI FINO ALL’OSSO – Sotto i ritratti dei protagonisti di Romanzo criminale sono stampate alcune battute tratte dalla sceneggiatura, quelle che si fanno ricordare per il carattere quasi “eroico” e per la spiccata romanità: ‘Tutti l’agnelli se fano lupi quanno vedono du quatrini’, si legge accanto al Freddo, ad esempio. ‘Quando cade un re la terra trema – si legge in una seconda maglietta – io sto col libanese’. ‘Io scusa non lo chiedo manco a Dio in persona’, dice il Dandi. ‘A legge saro’ lento, ma a sgama’ l’infami so na spada’, parola di Bufalo. C’e’ anche la foto di gruppo, dedicata appunto a ‘Quelli della banda’. Bianca e rossa, immortala una sorta di filosofia generale: ‘Nessuna pieta’, nessun rispetto, nessuna legge…nessun perdono’. In quella di Patrizia che ho invece nessuna scritta, eppure anche “la mejo mignotta di Roma” ne ha dette di battute belle; un filo di maschilismo nella scelta?

SONO TROPPO CARE PERO’ – Purtroppo niente di romantico nella creazione dell t-shirt: le magliette sono vendite in scatole di cartone, sponsorizzate da Sky, che sta mandando in onda la serie. “Sono arrivate da una settimana ed e’ un articolo che va gia’ molto bene”, racconta un commesso di uno dei negozi di via del Corso, nel centro della Capitale, che le espone all’ ingresso con tanto di locandina dedicata al film. Solo il prezzo scoraggia, in qualche caso, adolescenti che le studiano interessati: ‘Sono molto belle, ma costano 45 euro l’una. Un po’ care. Pero’ mi piacciono forse, la chiedo a mia madre per Natale’. Non e’ sbagliato indossare un messaggio criminale? “‘In giro c’e’ di peggio – conclude il ragazzo, che ha sedici anni – secondo me queste magliette non fanno male proprio a nessuno”- Per la cronaca io l’ho comprata a dieci euri. Un affare.

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