Dimostrare l’esistenza di Dio? Ora si può

Ci avevano provato in tanti. Anselmo d’Aosta, San Tommaso, Cartesio, Kant e persino Godel. Ma finalmente qualcuno ce l’ha fatta.

Apollogeniuss, autore del video “Dimostrare l’esistenza di Dio agli atei. La ragione skiaccia l’ateismo” finalmente mette la parola fine a una querelle durata millenni. Per dimostrare che se Dio c’è, i credenti invece ci fanno. “Basta aprire gli occhi e guardarsi intorno per constatare che esistono credenti e non credenti. A chi di essi dà ragione l’intelligenza umana?”. Con queste parole scolpite nel marmo si apre il seminale contributo di Apollogeniuss. Il problema è semplice e di facile soluzione, basta vedere a chi dà ragione l’intelligenza umana (vale a dire quella di Apollogenius). Finora, evidentemente, avevamo sbagliato metodo. Avevamo consultato l’intelligenza bovina.  “La ragione umana, dunque, può provare l’esistenza dell’essere supremo, cioé Dio, che ha dato origine a tutte le cose. Però molte persone, sono gli scettici di ieri e di oggi, negano alla ragione umana ogni capacità di conoscere con certezza la verità. Per queste persone tutto è dubbio, nessuna cosa è certa, tanto meno quindi l’esistenza di un Dio che non si vede. Poiché l’uomo scettico rifiuta ogni valore alla ragione non potrà mai venire convinto per mezzo di un ragionamento, per convincente che sia. Tuttavia possiamo dimostrare, a chi usa la ragione, che lo scetticismo è un atteggiamento gratuito e contraddittorio, che si distrugge da sé. Infatti proprio mentre lo scettico afferma che la ragione non può conoscere con certezza alcuna verità, ammette implicitamente di conoscere con certezza almeno una verità, quella da lui affermata”. Se il buongiorno si vede dal mattino forse è il caso che ci andiamo a fare un pisolino, il pisolino della ragione. Davvero convincente la confutazione dello scetticismo di Apollogeniuss, tanto convincente che fu considerata già da Agostino. C’è un unico problema però: lo scetticismo non era ciò che il nostro filosofo della domenica si era proposto di confutare. Per dimostrare l’esistenza di Dio avrebbe dovuto confutare l’ateismo, non lo scetticismo, due posizioni filosofiche che non hanno granché in comune. Io ad esempio sono ateo, ma non per questo credo che la ragione non possa conoscere alcunché. Sono del tutto certo ad esempio che nella geometria euclidea due rette parallele non si incontrino mai, che il numero atomico del carbonio sia 6, e che mia madre esista. Nemmeno l’agnosticismo c’entra alcunché con lo scetticismo. Lo scettico è in dubbio sull’esistenza di Dio, non di qualsiasi cosa. La confutazione di Apollogenius manca quindi completamente il bersaglio ed è unicamente tesa a cercare di insinuare che ateismo e agnosticismo si contraddicano, allo stesso modo in cui si contraddirebbe lo scetticismo.

LET’S GO – Apollogenius critica lo scetticismo tout court (con argomenti peraltro vecchi come il cucco) cercando di dare la fallace l’impressione di aver con ciò confutato lo scetticismo riguardo all’esistenza di Dio. Ma essere scettici riguardo a x non implica essere scettici su tutto. Posso essere scettico sul fatto che l’Italia vincerà i mondiali ma questo non fa di me un pirroniano che dubita anche dell’esistenza di sé e del mondo esterno. Ma questa “sottile” distinzione la ragione umana di Apollogeniuss non è in grado di farla. “Se la ragione umana può conoscere qualcosa con certezza significa che è abile a conoscerne anche altre”. Qui Apollogeniuss approccia il problema da un’ottica cartesiana, dimenticando che da allora sono passati sotto i ponti almeno 400 anni di storia della filosofia. Già la premessa è del tutto ridicola. Se posso mangiare un etto di pasta senza sentirmi male allora posso mangiare anche un etto di uranio impoverito. Cartesio fu uno degli ultimi filosofi a ritenere di poter conoscere verità empiriche semplicemente standosene nella sua stanzetta a pensare. Ora sappiamo che tutto ciò che possiamo conoscere con il solo uso della ragione (senza quindi alcuna esperienza) si limita alle proposizioni della matematica e della logica.  Anche per venire a conoscenza dell’esistenza della legge di gravità dobbiamo rifarci all’esperienza, e uscire dalla stanzetta: non c’è infatti alcuna contraddizione logica in un universo senza gravità. Così come non c’è alcuna contraddizione nel ritenere che la ragione possa conoscere con certezza alcune cose (il principio di non contraddizione, le tabelline, il teorema di Pitagora) ma non altre. Solo una mal riposta brama di assoluto può spingere a pensare che siccome possiamo conoscere con certezza alcune cose allora possiamo conoscere tutte le cose con lo stesso grado di certezza. “Come sappiamo noi che Dio c’è davvero? Innanzi tutto lo sappiamo perché il mondo esiste. Poi lo sappiamo perché il mondo è ‘finalizzato’. La prima prova che Dio esiste è che il mondo esiste”. A mio modesto modo parere il fatto che il mondo esista è, semmai, una prova dell’esistenza del mondo, non dell’esistenza di Dio.

DUNQUE –iI libro che ho in mano esiste, tant’è vero che lo vedo, lo tocco, lo soppeso”. Anche questa, a mio modo di vedere, è solo una prova dell’esistenza di un libro, non dell’esistenza di Dio. Di questo passo non andremo molto lontano. “Esiste la mia casa, il prato su cui cammino, l’aria che respiro… se poi spingiamo lo sguardo ancora più lontano ci accorgiamo che l’universo è pieno di stelle e di pianeti. Accertata l’esistenza del mondo ogni persona ragionevole non può che domandarsi: qual è l’origine del mondo? A questa domanda sono possibili solo tre risposte diverse: il mondo o esiste da sempre, o si è fatto da solo, o è stato fatto da un altro” Abbiamo capito dove vuole andare a parare Apollogeniuss. Mi ci gioco una palla che ora “dimostrerà” che siccome è impossibile che il mondo esiste da sempre, siccome è impossibile che si fatto da solo, allora ne consegue che è stato fatto da un altro, che chiameremo Dio. Ma chi l’ha fatto Dio? Accertata l’esistenza di Dio una persona ragionevole non può che domandarsi: qual è l’origine di Dio? A questa domanda sono possibili solo tre risposte diverse: o Dio esiste da sempre, o si è fatto da solo, o è stato fatto da un altro. Ma questa volta, incredibilmente, la risposta sarà: esiste da sempre e si è fatto da solo.  Non si capisce perché per quanto riguarda il mondo debba essere contraddittorio che (a) esista da sempre, (b) si è fatto da solo, mentre per quanto riguarda Dio, queste non sono più contraddizioni. Io proseguirei invece così: dal momento che è impossibile che Dio esista da sempre o che Dio si è fatto da solo, allora ne consegue che Dio l’ha fatto un altro, che chiameremo Mario.  Ma vediamo che dice Apollogeniuss.

ESISTERE O NON ESISTERE – “Da sé non può essersi fatto perché è evidente che ciò che ancora non esiste non può produrre qualcosa. Nemmeno da sempre può esistere perché la scienza moderna ha dimostrato che l’universo nel quale viviamo non è eterno ma ha avuto un inizio nel tempo” La scienza moderna! Ma l’anima de li mortacci tua! Ma sciacquate la bocca quando dici scienza moderna! Segue uno sproloquio in cui sostiene che gli atei moderni non hanno argomenti per non credere, ma sono tali solo per il gusto di esserlo, come quel massone di Nietzsche (testuale).  Gli atei navigano nel buio poiché “si sforzano di spiegare l’esistenza della materia con l’affermazione gratuita che essa è infinita ed eterna, e con l’affermazione, anch’essa non provata, che la vita si spiega con l’evoluzione”. Insomma che la materia sia infinita ed eterna è un’affermazione gratuita mentre la stessa affermazione applicata a Dio (infinito ed eterno) è una genialata. Non solo. Dell’esistenza di Dio non abbiamo il benché minimo indizio eppure la “ragione” ci impone la sua esistenza. Dell’evoluzione abbiamo milioni di prove (cfr. l’ultimo libro di Dawkins, Il più grande spettacolo della terra) eppure sarebbe non provata. “La materia non è infinita, basta conoscere le teorie dei fisici moderni” Ancora una volta Apollogenniuss sbaglia bersaglio. Che c’entra la finitezza della materia con l’esistenza di Dio? Lo sa solo lui. Prima mette in bocca agli atei cose che non direbbero nemmeno sotto tortura (mia zia in realtà è mia madre!), poi dimostra che è una cazzata, e infine pretende di aver dimostrato che Dio esiste (mentre al massimo ha dimostrato che qualche ateo nella sua immaginazione ha detto qualche cazzata). Ogni cinque minuti tira in mezzo le teorie della fisica moderna, come se la meccanica quantistica o la teoria delle stringhe potessero portare acqua al suo mulino teista. La fisica moderna gli interessa molto, la biologia moderna, per qualche strano motivo, gli interessa meno.

INDI – “Oggi si sostiene addirittura che l’universo per poterci essere la vita sulla terra per poter esistere dovrebbe essere così com’è, né più grande né più piccolo” (sic)  Come sfondo visivo a questa geniale intuizione si vede qualcuno che sfoglia L’origine delle specie di Darwin (non mi chiedermi come mai). In pratica si sostiene che io per poter essere quello che sono devo essere quello che sono, altrimenti sarei qualcun altro. Ma allora Dio esiste!  Non lo nego, forse da qualche parte nell’universo ci sono dei teisti intelligenti, forse c’è vita anche nelle loro teste. Tuttavia neanche oggi ne abbiamo avuto dimostrazione.

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