Rai, cda boccia la riforma dei tg, si dimette il direttore editoriale delle news Carlo Verdelli

04/01/2017 di Redazione

A 13 mesi dalla sua nomina ieri si è dimesso il direttore editoriale per l’offerta informativa Rai Carlo Verdelli, giornalista, ex direttore di Vanity Fair e Gazzetta dello Sport. La decisione è maturata dopo il cda in cui è stato bocciato il suo progetto di riorganizzazione dei telegiornali, nazionali e locali. L’addio è arrivato dopo una riunione informale dei consiglieri di amministrazione che hanno rafforzato le critiche alla riforma delle news. Si legge su Repubblica:

I consiglieri Franco Siddi e Rita Borioni motivano i loro dubbi su almeno due pilastri del Piano Verdelli. Come il trasferimento del Tg2 a Milano e la divisione dell’Italia in 5 macroaree (per la gestione sia amministrativa, sia dell’informazione). Siddi e Borioni giudicano «impraticabili» queste soluzioni, almeno nel medio periodo. Ma lo dicono solo in Consiglio e con qualche garbo. Invece il consigliere Carlo Freccero (di area grillina) ci va giù duro accusando Verdelli – ex direttore di Vanity Fair e della Gazzetta dello Sport – di essere solo un giornalista «della carta stampata che non capisce niente di televisione». Ancora più frontale l’attacco di Arturo Diaconale (destra) che soprattutto rende pubblica – con una battuta all’agenzia Adn-Kronos – la presunta demolizione del Piano Verdelli. Non solo. Diaconale sostiene che l’amministratore delegato Campo Dall’Orto commissarierà Verdelli con l’obiettivo di riscrivere del tutto la riforma news.

 

 

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DIMISSIONI CARLO VERDELLI, COMUNICATO RAI

Dopo le dimissioni di Verdelli la Rai in un comunicato ha espresso il suo rammarico per la scelta del direttore editoriale per le news e ha definito la proposta di riforma una base preziosa per un confronto. «La proposta di Piano per l’informazione redatta dal Direttore Verdelli e dalla sua struttura resterà come una preziosa base da cui far proseguire il confronto necessario al varo del Piano finale per l’Informazione su cui tutto il Consiglio di Amministrazione e il Direttore generale sono da mesi impegnati». E ancora: «Rai si rammarica della scelta e ringrazia sentitamente Verdelli per la preziosa attività svolta in questo anno di lavoro nel quale ha coordinato l’attività informativa del Servizio pubblico. Il Direttore Generale Antonio Campo Dall’Orto, in particolare, lo ringrazia per aver saputo gestire con grande capacità, scrupolo e professionalità i numerosi momenti di emergenza informativa in cui la Rai, i suoi canali e i suoi giornalisti sono sempre riusciti a offrire agli italiani un’informazione puntuale, coordinata e pluralista».

DIMISSIONI CARLO VERDELLI, RIFORMA DELLE NEWS BOCCIATA

Oltre al trasferimento del Tg2 a Milano e la divisione del territorio nazionale in 5 macroaree, la riforma di Verdelli prevedeva anche la fusione tra Rai News e Tgr. Spiega Il Corriere della Sera:

La decisione arriva in serata, dopo il tentativo di mediazione del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto che aveva parlato di un suo nuovo piano frutto di una sintesi tra quello di Verdelli e le osservazioni, in massima parte negative, dell’intero Cda. Il piano accantonato era contestato su diversi punti: il trasferimento delle redazione del Tg2 a Milano, la fusione tra Rai News e la Tgr per creare una rete capillare di corrispondenti su tutto il territorio attiva 24 ore su 24 pronta ad alimentare anche l’informazione in tempo reale sul web, un nuovo tg nazionale a Napoli dedicato al Sud, una struttura aziendale articolata su cinque macroregioni, informazione in inglese sul nuovo canale Rai Italy.

Sempre sul Corriere Paolo Conti racconta che Verdelli era stato chiamato dall’esterno della Rai proprio per provare a innestare una cultura diversa nella gestione dell’informazione, cercando nuovi initerari per un’azienda troppo spesso vissuta dai cittadini come terreno di scambi politici. Lo sfogo del dimissionario:

La voce di Carlo Verdelli, alle 18.55 di un traumatico pomeriggio Rai, è spezzata e svela l’insostenibile stanchezza e la mole di stress vissuto in questo 3 gennaio 2017: «Nella mia vita se c’è una cosa certa è la coerenza, l’onestà intellettuale», dice di getto. Per poi spiegarsi con una nota: «Considero irragionevole tutto quello che è successo, l’unica cosa ragionevole è rassegnare immediatamente le mie dimissioni nell’interesse dell’azienda. Una persona perbene prende atto che il piano da lui messo a punto viene bocciato perché ritenuto pericoloso e irrealizzabile. Chi lo propone non può che prenderne atto. Non ci può essere un direttore che non ha la fiducia del Consiglio di amministrazione».

DIMISSIONI CARLO VERDELLI, REAZIONI POLITICHE

Durissime le reazioni politiche. «Verdelli può aver sbagliato progetto ma si comporta da persona seria e professionale: non accettata sua proposta, si dimette. Gli altri?», ha scritto su twitter Michele Anzaldi, deputato Pd e segretario della commissione di Vigilanza Rai. «Verdelli si dimette. Lo chiedevamo da tempo. Restituisca i soldi ricevuti. E ora tocca a CampoDall’Orto. Incapaci out. Salviamo la Rai», è invece il tweet del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. I parlamentari M5S in commissione di Vigilanza Rai, intanto, hanno parlato di «fallimento del servizio pubblico in salsa renziana, capace di mostrare il vero sistema di potere del Giglio magico con invidie e gelosie».

 

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