Il governo ha approvato il decreto salva-banche

Il Consiglio dei ministri ha ha dato il via libera al decreto legge per il salvataggio di CariFerrara, Banca Marche, Popolare dell’Etruria e CariChieti: con il Cdm di domenica pomeriggio arriva il cosiddetto “decreto salva-banche” che permetterà – si legge nella nota diffusa al termine del Cdm – di dare continuità all’attività creditizia e ai rapporti di lavoro, tutelando pienamente i correntisti.

DL SALVA-BANCHE: «NESSUN FINANZIAMENTO PUBBLICO» –

Il decreto legge per il salvataggio delle quattro banche commissariate «non prevede alcuna forma di finanziamento o supporto pubblico alle banche in risoluzione o al Fondo nazionale di risoluzione». E, si legge nella nota del cdm «i provvedimenti di avvio alla risoluzione non prevedono il ricorso al bail-in».

DL SALVA-BANCHE: L’OK DEL CDM –

Come riporta l’ANSA, che cita la nota diffusa dal governo, il decreto legge approvato oggi, ha un ambito estremamente circoscritto. Esso è volto unicamente a «costituire tempestivamente le nuove banche (banche-ponte) contemplate dai provvedimenti di avvio della risoluzione delle banche in questione» e, in secondo luogo, a «definire un quadro normativo certo sulle modalità con cui saranno raccolti i contributi da parte del settore bancario al Fondo di risoluzione nazionale successivamente all’integrale avvio del Meccanismo di risoluzione unico», Il dl salva-banche definisce «le modalità di applicazione della disciplina della conversione in credito d’imposta delle attività per imposte anticipate nel caso di procedure di risoluzione».

(Photocredit copertina: ANSA)

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