Decreto Lorenzin: ecco le novità per medici e pazienti sulle prescrizioni

27/01/2016 di Redazione

Giovedì 21 gennaio è entrato in vigore il discusso decreto Lorenzin, approvato lo scorso 9 dicembre, destinato a cambiare radicalmente il rapporto tra medico e paziente. Le novità del provvedimento riguardano soprattutto la prescrizione medica: vengono stabilite le condizioni necessarie affinché oltre 200 prestazioni diagnostiche possano essere coperte dal Servizio Sanitario Nazionale. Spiega oggi Il Corriere della Sera:

I curanti d’ora in poi potranno “segnare” determinate prestazioni a carico della Servizio Sanitario nazionale, fra cui esami radiologici o analisi di laboratorio, soltanto se saranno soddisfatte determinate condizioni, cioè se il malato corrisponde ai criteri per cui la prestazione in questione può essere garantita gratuitamente (salvo il ticket) dallo Stato. Fra questi esami ce ne sono alcuni molto comuni, e che, finora si era abituati a chiedere o a sentirsi proporre comunemente dal dottore, come per esempio il “colesterolo”, nelle sue varie declinazioni (Hdl, Ldl, totale), ora invece ci si potrebbe sentir dire dal curante che non può prescrivercelo se non abbiamo una certa età o se non è passato un certo tempo dall’ultima volta che lo abbiamo eseguito. Lo stesso potrebbe accadere per una Tac della colonna vertebrale (per le quali le condizioni saranno evidentemente diverse da quelle per il colesterolo) o per altri esami del sangue, come alcuni che riguardano la funzionalità epatica e così via (in tutto sono più di 200 le prestazioni elencate nel decreto). In medico dovrà riportare il numero-nota nella prescrizione insieme alle lettere che indicano le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza.

(Immagine di copertina: ANSA / MAURIZIO BRAMBATTI)

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