Debbie Castaneda, la modella di Finmeccanica

13/09/2011 di Dario Ferri

La consulenza alla ragazza che si fa licenziare “solo da Silvio” fa ancora discutere

Una telefonata intercettata un paio di mesi fa, quando l’ex miss Colombia Debbie Castaneda era una consulente di Finmeccanica. E dice che a cacciarla doveva essere “lui”, cioé Silvio Berlusconi, che lì l’aveva mandata. Antonio Massari sul Fatto ci racconta lo strano caso della consulenza concessa alla splendida modella dal colosso italiano:

Ma per soli meriti professionali, fa sapere Debbie, ricordando che fu proprio lei, nell’aprile 2009, “a organizzare l’incontro bilaterale tra Silvio Berlusconi e il presidente colombiano Uribe”. Solo affari: nessun rapporto sessuale con il premier. Certo, era delusa per come Finmeccanica l’aveva silurata, con la telefonata ricevuta dal direttore commerciale, Paolo Pozzessere, al quale annuncia che chiamerà direttamente il premier. Ma era la delusione di una professionista, non di un’amante, e ha voluto chiarirlo subito, Debbie Castaneda, davanti ai pm della Procura di Napoli.

Il suo racconto inizia dal 2007:

“Ho conosciuto il presidente insieme con mio marito, che è molto amico di Adriano Galliani, durante la partita Milan-Udinese del 2007. Poiché collaboravo con l’amba – sciata colombiana, per intensificare le relazioni commerciali con l’Italia, in quell’occasione mi sono presentata a Berlusconi”. Passa un anno e, secondo la versione di Debbie, qualcosa inizia a muoversi: “Nel 2008 ho presentato al premier il nuovo ambasciatore della Colombia”. Fu quella, la prima occasione in cui l’ex miss Colombia s’interes – sa a Finmeccanica, Mediaset ed Eni, facendosi tramite per tre progetti. Per Finmeccanica proponeva, come affare, la costruzione della metropolitana di Bogotà. Per Mediaset sponsorizzava la vendita di un canale televisivo colombiano. A Eni, infine, avrebbe voluto proporre la ricerca di petrolio nel suo Paese. Delle tre proposte, una va in porto. Il Fatto Quotidiano ha potuto verificare che, effettivamente, “ambienti governativi” – un modo generico per indicare Berlusconi – segnalarono la Castaneda al presidente di Finmeccanica, Pierfrancesco Guarguaglini, che girò il contatto al direttore commerciale, Paolo Pozzessere.

Il curriculum della Castaneda era pieno di referenze d’alto livello:

Miss Colombia è in grado di esibire ai vertici di Finmeccanica le lettere firmate dall’ambasciatore colombiano Luis Camilo Osorio che, fra l’altro, nel febbraio 2006, la ringrazia per il contatto con Flavio Briatore, che intende premiare con l’onorificenza “Colombia es pasion”. Apprezzamenti anche dall’ambasciatore Sabas Pretelt de la Vega e soprattutto da M. Al Fayed. Il patron di Harrods scrive all’ex presidente della Colombia, Alvaro Uribe, il 18 novembre 2005: dice di aver delegato un suo direttore, Guy Cheston, a lavorare con Debbie per promuovere il brand in Colombia. Convinti da queste referenze – fanno sapere in Finmeccanica – parte la collaborazione con Debbie, che presenta l’ambasciatore colombiano al direttore commerciale Pozzessere, interessato all’affare della metropolitana a Bogotà. La Castaneda, per chiudere il contratto di consulenza da 35 mila euro netti, che viene siglato nel gennaio 2009, utilizza una società austriaca: la D.H. Dexim. “È stato necessario – spiega – perché me lo imponeva la legislazione colombiana”.

Nel 2010 il contratto viene stipulato, invece, con una società italiana, la WDC Connection srl:

IL PUNTO È CHE Debbie, finché c’era Uribe al governo, in Colombia era in grado di tessere ottime relazioni commerciali. In Finmeccanica ricordano come fu lei, personalmente, a presentare le prove di tiro di un modello di carro armato che il colosso italiano voleva vendere alla Colombia, nel periodo in cui saliva la tensione con il Venezuela di Chavez. Ma al subentro del nuovo premier, Juan Manuel Santos, le credenziali di Debbie precipitano. Miss Colombia dice di aver lavorato parecchio, negli ultimi sei mesi, con il nuovo governo colombiano, e sarebbe in grado di provarlo con la corrispondenza intercorsa tra Santos e Berlusconi, a partire dal novembre 2010, sulla “scia” degli accordi stipulati, in precedenza, con il governo Uribe. Anche per questo, sostiene, quando seppe che la consulenza non sarebbe stata rinnovata, disse che, a metterla fuori da Finmeccanica, doveva essere Berlusconi in persona. Cercò allora di rintracciarlo personalmente. “Non sapevo come giustificare la situazione con il presidente Santos e le altre autorità del mio Paese, visto che, tra l’altro, avevo già organizzato parecchi incontri istituzionali”.

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