Urla “Allah akbar”: l’ironia del sindaco di Firenze Dario Nardella | VIDEO

22/08/2017 di Redazione

Voleva essere una battuta per scherzare, ma sul web suscita l’effetto contrario. Nuova polemica sul sindaco di Firenze Dario Nardella che, mentre saluta il suo collega di Venezia, viene immortalato mentre urla “Allah akbar”. Pare che l’ex parlamentare originario di Torre del Greco volesse rispondere alle provocazioni anti migranti lanciate dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro durante il Meeting di Rimini: «Se uno grida Allah akbar in Piazza San Marco, noi gli spariamo». Il video è stato estratto da Raffaele Verderese per La Repubblica.

guarda il video:

GUARDA ANCHE > «UCCIDEREMO TUTTI»: A GARDALAND SI TEME L’ATTENTATO TERRORISTICO DOPO IL BIGLIETTO

DARIO NARDELLA URLA “ALLAH AKBAR” A LUIGI BRUGNARO DURANTE IL MEETING DI RIMINI

«Dobbiamo fare il blocco navale umanitario, ponendoci con le nostre navi militari a tredici miglia dalla costa libica. Salviamo tutti i migranti, poi quelli che non hanno il diritto di restare li rispediamo a casa loro con navi sicure»: così il dirigente sportivo che dal 15 giugno 2015 è divenuto sindaco di Venezia risponde nel video realizzato da Raffaele Verderese. L’occasione è quella della sei giorni organizzata a Rimini dal titolo “Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo” che pone l’accento sul bisogno di riappropriarsi di quello che ci è stato lasciato in eredità. L’evento, secondo il comunicato ufficiale diffuso nelle scorse settimane dagli organizzatori, si pone diverse prerogative: « Nel contesto del Meeting, anche attraverso spazi e format rinnovati, si incontrano uomini e storie che raccontano percorsi umani, professionali, scientifici, artistici, imprenditoriali, con al centro il desiderio di costruire insieme e di affrontare con realismo e coraggio le sfide dell’oggi. Ciò che desideriamo per l’edizione 2017 – spiegano – è che possa essere, in ogni suo particolare un luogo di dialogo reale dove condividere la ricchezza e la bellezza di cui ognuno è portatore con la sua storia e la sua esperienza, perché si possano intravvedere insieme percorsi possibili di costruzione condivisa, avendo come orizzonte il mondo».
Il sindaco di Firenze si è poi scusato con un tweet: «Mi scuso per alcune espressioni riprese in un video. Non volevo offendere alcuna persona, né la comunità musulmana»

Share this article