Daniela Santanchè: «A Sallusti stavo sulle palle»

I grandi amori si annunciano in un modo preciso, appena la vedi dici: “chi è questa s******”? Probabilmente questo celebre aforisma di Ennio Flaiano potrebbe essere applicato a Alessandro Sallusti secondo quanto rivelato da Daniela Santanchè a Franco Bechis: «A Sallusti stavo sulle palle». Così. secco. Invece non è vero e quella di Ennio Flaiano resta una battuta, per quanto suggestiva. Anzi, lui era già pronto al grande passo dopo il primo incontro.

DANIELA SANTANCHÈ E IL PENSIERO DI ALESSANDRO SALLUSTI: «IO DANIELA LA SPOSO»

Daniela Santanchè ha parlato con il giornalista di Libero della sua auto-biografia che sta per uscire con Mondadori dal titolo “sono una donna, sono la Santa”. E nell’autobiografia c’è ampio spazio per la storia tra il direttore de “Il Giornale” e la donna a partire dal primo incontro in un ristorante di Via Senato. A quanto pare la Santanché aveva la sensazione di aver lasciato una brutta impressione ad Alessandro Sallusti che invece sarebbe andato via col pensiero: «Io Daniela la sposerò».

DANIELA SANTANCHÈ: «A VOLTE ALESSANDRO MI CHIAMA PERCHÉ MANCA UN BOTTONE DI UNA CAMICIA»

Daniela Santanchè nel suo libro ha anche parlato del lato “maschilista” di Alessandro Sallusti che la vorrebbe a casa quando torna da lavoro o da un’ospitata. E non solo: «A volte capita che mentre sono in riunione in un consiglio di amministrazione mi telefoni furibondo perché manca un bottone al polsino della camicia». Daniela Santanchè parla anche di Silvio Berlusconi confermando che tra i due non c’è mai stato niente e non ci sarebbe stato niente.

DANIELA SANTANCHÈ: «BERLUSCONI? GLI AVREI DETTO TRE VOLTE NO. PENSO DI NON ESSERE IL SUO TIPO, COMUNQUE»

Secondo quanto riportato da Franco Bechis:

«se mai Silvio si fosse dichiarato «avrei detto no, tre volte no. Amo l’ esclusiva e non penso che il presidente sia disposto a concederla». Ma appunto siamo nella pura ipotetica, perché a Berlusconi non è mai venuto in mente di corteggiarla, come ha fatto con mille donne. La Santa se ne è data una ragione: «Il fatto è che penso di non essere il suo tipo. Sono una donna complicata. Dopo il lavoro vuole certo una donna più divertente di me, non una che magari gli crea problemi. Capisco perciò di non essere appetibile per il presidente Berlusconi»

Share this article