Così gli smartphone diventeranno più intelligenti

03/01/2014 di Redazione

L’evoluzione tecnica non porterà dispositivi nuovi nelle nostre case, ma piuttosto dispositivi capaci di capirci meglio.

I SENSORI – Merito dell’evoluzione tecnica dei sensori se al posto della password offriremo la nostra impronta retinica o se i nostri smartphone riusciranno a fare quello che desideriamo da loro prima che glielo ordiniamo. Saranno infatti l’evoluzione dei sensori e delle maniere di coordinarli e impiegarli che apriranno nuovo orizzonti alle vecchie macchine, più prestanti, ma non rivoluzionarie.I TELEFONI INDOVINI – L’esempio da seguire è quello del sistema Kinect di Microsoft, ma anche dei Google Glass che cercano di capire le intenzioni e i desideri degli utenti spiando il movimento dei loro occhi. E per farlo osserveranno e registreranno sempre di più i movimenti e le azioni dei loro proprietari, finendo per imparare ad adeguarsi alle loro esigenze.
GLI ACCESSORI – Ci saranno anche più dispositivi indossabili, anche se saranno più propaggini degli stessi smartphone che vere alternative, anche quelli da indossare al polso come orologi si sono dimostrati incapaci di sostituire gli schermi più grandi per ora, che probabilmente cominceranno ad assumere forme e curvature meno convenzionali delle attuali.

I DISPLAY –  Gli schermi vedranno sicuramente altri miglioramenti nella definizione, anche se a discapito della durata delle batterie, che dovranno essere adeguate alle nuove esigenze. Miglioramenti anche nelle fotocamere, con Nokia per ora irraggiungibile con i suoi 41 megapixel, ma la corsa è cominciata e saranno in molti a correre questa gara.

LE NUOVE RETI – Mentre si assisterà all’arrivo del 4G anche sui modelli più modesti, attorno ai 100 dollari di costo, mentre i più costosi avranno la LTE in numero sempre maggiore. Maggiori capacità che saranno sostenute da processori più prestanti, ma la loro evoluzione è ormai una premessa da dare per scontata, senza la quale i resto dei progressi sarebbe destinato all’inutilità.

 

(credits pixabay CC0 Creative Commons)

 

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